SLA
News (Medical)

Author: monica mangioni
Date: 21/07/2008

Description

SLA: dislipidemie migliorano sopravvivenza
Le iperlipidemie risultano spesso aumentate e rappresentano un significativo fattore prognostico di sopravvivenza nei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica. I pazienti con questa malattia tendono infatti a presentare un profilo iperlipidemico più spesso del normale, e la loro sopravvivenza è migliore in presenza di un elevato rapporto LDL/HDL. LDL o HDL in sé, comunque, non sono correlate in alcun modo con la sopravivenza. Il significato di questi dati non è chiaro, ma la correlazione fra sopravvivenza e lipidi era stata già dimostrata in un modello murino di sclerosi laterale amiotrofica, in cui era stato osservato che gli animali sopravvivono di più se nutriti con una dieta ad elevato contenuto di grassi. Potrebbe essere opportuno applicare una dieta del genere ai pazienti con sclerosi laterale amiotrofica, e sospendere la somministrazione di farmaci ipocolesterolemizzanti come le statine. ( Neurology 2008; 70: 1004-9 )

SLA, genomica identifica predittori di suscettibilità
Un approccio sugli assetti genomici utilizzato nello studio del morbo di Parkinson è stato impiegato per sviluppare un modello con elevato potere predittivo per la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Il presente studio ha analizzato polimorfismi a carico di singoli nucleotidi (SNP) nell'intera classe di 128 geni che codifica per le proteine assonali nel cervello umano. Il rischio attribuibile ad un singolo gene è comunque limitato. Sia il Parkinson che la SLA sono malattie neuronali degenerative che influenzano il controllo motorio: i neuroni con lunghe proiezioni assonali sono i più suscettibili. Molti neuroni affetti dall'SLA si estendono per l'intera lunghezza del midollo spinale, o da quest'ultimo alle mani o ai piedi. I fattori di guida assonale potrebbero essere di importanza cruciale sia per la programmazione delle connessioni corrette nelle prime fasi della vita o per la manutenzione dei sistemi cerebrali già completi. Ovviamente è necessario accertare la precisa interazione fra i fattori di guida assonale ed il modo con cui essi interagiscono con questi tipi di neuroni specifici. E' probabile che variazioni nella guida assonale possano predisporre i pazienti a molti disordini dello sviluppo e dell'invecchiamento cerebrale. ( PloS ONE online 2008, pubblicato il 16/1 )

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