Architettura dell'Informazione 2009, 2010
Congresses

Author: Gianpiero Pescarmona
Date: 23/11/2008

Description

Quarto Summit Italiano di Architettura dell'Informazione, 7-8 maggio 2010

Terzo Summit Italiano di Architettura dell'Informazione
Pervasive IA
Architettura dell'Informazione Globale
20-21 Febbraio 2009
Auditorium Cariromagna, Forlì

Testi interventi

Infine, giovedì sera il Board si troverà verso le ore 19 da Muffaffè
(www.muffaffe.com, Piazza XX Settembre 4) per un aperitivo, un po' di
chiacchiere, e un sacco di IA. Siete tutti i benvenuti, ovviamente.

This is a reminder, sent out once a month, about your iasummit.it
mailing list memberships. It includes your subscription info and how
to use it to change it or unsubscribe from a list.

You can visit the URLs to change your membership status or
configuration, including unsubscribing, setting digest-style delivery
or disabling delivery altogether (e.g., for a vacation), and so on.

In addition to the URL interfaces, you can also use email to make such
changes. For more info, send a message to the '-request' address of
the list (for example, presenters-2009-request@iasummit.it) containing
just the word 'help' in the message body, and an email message will be
sent to you with instructions.

If you have questions, problems, comments, etc, send them to
presenters-2009-owner@iasummit.it. Thanks!

Passwords for gianpiero.pescarmona@unito.it:

List Password // URL
---- --------
presenters-2009@iasummit.it orewhebi
http://iasummit.it/mailman/options/presenters-2009_iasummit.it/gianpiero.pescarmona%40unito.it

AMIANDO
user: mail
password: solito

multi faceted taxonomy

A multi faceted classification and taxonomies

Automatic Construction of Multifaceted Browsing Interfaces 2005

30 01 09

- we are still checking for on-stage connectivity with the Auditorium
Manager. We have been told a DSL connection will be available, but have
had no official confirmation;

- we are working for having both a pc and a mac on-stage. Anyway,
consider finalizing your slides in both PPT/ODT and PDF format. This
will allow for a workable plan B in case anything goes amiss;

- if you plan to use your own pc or mac, please notify;

- we will need your slides, even if you use your own pc or mac, before
Feb Fri 20th. Consider Feb Wed 18th as a sensible deadline;

- everyone interested in having their profiles (bio / picture) online on
the speakers page should hurry up, since we plan to go live with that
page early next week and after that there is going to be little time for
major updates to the web site, as we will switch our attention to the
venue;

The first one needs to be completed as soon as possible, but it's rather
trivial: all those who haven't subscribed to the Summit over at
should do so. We need the numbers to properly organize the conference
hall, the coffee-breaks, and a couple of stunts we are planning.
So, thanks.

The second one is related to your papers deadline, Feb 14th 2009.
When (or before) you send in your final paper, please send in the
attached AGREEMENT TO GRANT NON-EXCLUSIVE PUBLICATION PERMISSIONS
document as well. Sign and scan your printout and send it over by e-mail
and by fax. Detailed instructions in the document itself.

Keep in mind that without the signed agreement we won't be able to
publish your contribution on either the Italian IA Summit website or a
couple of proceedings repository we normally use (for example, CEUR-WS).

Recap:

1. deadline is Feb 14th
2. finalize your paper using the springer verlag template
3. send it over by e-mail (PDF, ODT, or DOC) to info@architecta.org (or
info@iasummit.it)
4. print the agreement
5. sign it
6. scan it
7. send it over by e-mail to info@architecta.org (or info@iasummit.it)
8. fax the original to the number you will find on the agreement

Thanks for your collaboration,

--

Andrea Resmini
Chairman
Third Italian IA Summit
www.iasummit.it

Enhancing Promotional Strategies Within Social Marketing Programs: Use of Web 2.0 Social Media 2008

Information Architecture Institute

W

Experience design and information architecture resources

User Experience Design

Search Engine Optimization

Wavenet - Commerciale

Gian Piero,

sono lieto di confermarle a nome di tutto il Board che la sua proposta
per un talk su

Il Flipper e la Nuvola: l’uso delle Regole per passare dall’informazione
alla conoscenza

è stata accettata. Congratulazioni.

Il programma definitivo è ancora in fase di finalizzazione, per cui in
questo momento non siamo ancora in grado di confermare quanto tempo sarà
a sua disposizione per il talk. Lo faremo comunque quanto prima, ed in
ogni caso segua il sito nei prossimi giorni per gli ultimi
aggiornamenti.

Stiamo ancora lavorando anche sulla logistica relativa ad alberghi e
trasporti e anche qui la terremo informata di eventuali convenzioni o
prezzi speciali.

Le ricordiamo anche che abbiamo bisogno di una versione finale in
formato paper del suo intervento (non più lunga di 5-6 pagine) entro il
14 Febbraio 2009, per essere inclusa nei proceedings ufficiali della
conferenza. Usi possibilmente il formato Springer disponibile a questo
indirizzo:

http://www.springer.com/cda/content/document/cda_downloaddocument/word.zip?SGWID=0-0-45-72919-0

ed invii il tutto come file ODT o DOC.

Ancora congratulazioni,

Era previsto a Prato per l'11 e 12 dicembre 2008 il "Terzo Summit Italiano di Architettura dell'Informazione" ma, per migliorare la qualità dell'evento e avere a disposizione sale più ampie,
l'ISKO-Italia ha deciso di spostare il prossimo summit a febbraio 2009 (luogo e data in corso di definizione).
Ovviamente anche le scadenze per l'invio di proposte sono estese:
- invio degli abstract: 30 novembre 2008
- comunicazione dell'eventuale accettazione: 31 dicembre 2008
- invio dei paper completi: 30 gennaio 2009.
Per la sottomissione delle proposte
Per maggiori informazioni sull'evento

L’architettura dell’informazione centrata sulla persona (vedi)

Poiché nessuno conosce le competenze, i bisogni e gli atteggiamenti degli utenti reali meglio degli utenti medesimi, il coinvolgimento diretto degli utenti in tutte le fasi della progettazione di un prodotto è il modo migliore per far sì che quel prodotto risponda agli obiettivi per cui è creato.

Il coinvolgimento degli utenti nel design di un sistema informativo può aiutarci a rispondere a tre domande importanti:

* cosa si aspettano di trovare gli utenti nel sito che stiamo costruendo?
* Come si aspettano che l’informazione sia organizzata, classificata e presentata?
* Qual è il loro lessico? Quali termini dobbiamo usare per aiutarli a comprendere, identificare e recuperare i contenuti?

Temi

idee o casi di studio sui temi dell'architettura dell'informazione, delle esperienze ponte e dell'approccio pervasivo al design dell'informazione.

Paper ID: 38

Title: Il Flipper e la Nuvola: l’uso delle Regole per passare dall’informazione alla conoscenza
Student: F
Author 1 (CONTACT AUTHOR)
Name: GIAN PIERO PESCARMONA
Org: UNIVERSITA' DI TORINO
Country: ITALIA
Email:gianpiero.pescarmona@unito.it
Author 2
Name: FERRUCCIO ZAMUNER
Org: NonSoLoSoft
Country: ITALIA
Email:nonsolosoft@diff.org
Author 3
Name:
Org:
Country:
Email:
Author 4
Name:
Org:
Country:
Email:
Author 5
Name:
Org:
Country:
Email:
Other Authors:
Contact Alt Email: gianpiero.pescarmona@gmail.com
Contact Phone: 3472916944
Keywords: informazione conoscenza regole obiettivi WEB 2.0 connessioni
Abstract: Il Flipper e la Nuvola: l’uso delle Regole per passare dall’informazione alla conoscenza

Il problema attuale dello sviluppo della conoscenza non è la scarsità ma l’eccesso di informazioni. L’eccesso di informazioni porta, in assenza di criteri di scelta, ad una incapacità di scegliere e quindi o a scelte casuali o allo sviluppo di un atteggiamento passivo nei confronti delle opinioni degli esperti.
L’adozione passiva delle opinioni degli esperti presenta alcune criticità: 1) selezione delle informazioni sulla base degli obiettivi di conoscenza degli esperti e non dell’utente 2) possibilità di conflitti di interesse 3) parzialità della catalogazione delle informazioni, in funzione degli obiettivi (non sempre espliciti e spesso ereditati dal passato) dei suoi catalogatori: può essere ottimale per un gruppo di utenti e non per altri.
Un progetto come Wikipedia, che affida la creazione e il controllo dell’informazione alla popolazione globale dei lettori-autori, è molto positivo, ma ottiene risultati estremamente variabili a seconda dei settori e della posta finanziaria in gioco. E comunque può richiedere tempi molto lunghi per assestarsi su livelli elevati di affidabilità.
Se accettiamo che la definizione di Conoscenza sia dare un significato ai dati in modo da poter agire per cambiare il mondo, possiamo definire un percorso logico per la sua acquisizione:
1) prima tappa è una completa ed esplicita definizione degli obiettivi della conoscenza (prevedere l’andamento della Borsa o di una epidemia non fa differenza);
2) seconda tappa è l’accesso a tutti i dati possibili - il Web - da selezionare di volta in volta in funzione dell’obiettivo;
3) terza tappa è la definizione dei criteri per selezionare le informazioni (Regole). Tali Regole devono essere definite in maniera precisa ed esaustiva e possono essere modificate ogni volta che è possibile falsificarle in modo che siano sempre valide nel contesto attuale [Popper, 1972].
Il vantaggio di tale approccio è che non occorre convalidare o meno tutte le informazioni disponibili ma solo i criteri necessari per accettarle o rigettarle in funzione di uno scopo preciso, condiviso da un gruppo. E’ evidente ad es. che il modo di giudicare gli effetti collaterali di un farmaco sarà diverso per i produttori del farmaco o per le associazioni di pazienti.
L’esperienza sul campo ha dimostrato che, dato l’attuale sviluppo del Web e della capacità del suo utilizzo da parte degli studenti, i tempi sono maturi per un insegnamento che non dia solo informazioni, ma insegni anche a sceglierle tra le infinite disponibili. I processi di catalogazione del Web, pur meritevoli, sono pur sempre viziati dalla settorialità della visione che gli esperti dei singoli settori hanno della realtà. Quando invece si ha come obiettivo la soluzione di un problema ci si rende conto rapidamente di come le informazioni fornite dagli esperti, anche molto qualificati, spesso rispondano a esigenze diverse dalle nostre.
Queste discrepanze sono particolarmente evidenti in Medicina dove posso trovare facilmente la descrizione del gene colpevole di un sintomo, ma poi non sapere dove e come farlo valutare. O dove per sapere se un farmaco ha effetti collaterali è meglio leggere i Blogs che le pubblicazioni ufficiali, spesso molto reticenti al riguardo. La certificazione dell’informazione in rete deriva dalla sua capacità di fornire le risposte alle domande dell’utente, non a quelle degli esperti
Un approccio basato su queste convinzioni è stato utilizzato nel Corso di Biochimica Clinica tenuto dall’autore presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino a partire dalla fine del 2006, utilizzando il sito «Il Flipper e la Nuvola» (http://flipper.diff.org/) costruito come istanza di «Arancia», che è una applicazione Web per la creazione di progetti analoghi (http://arancia.diff.org/).
La struttura del «Il Flipper e la Nuvola», articolata in Reports, Rules, Items, Pathways e Tools che possono richiamarsi o essere associati con i tag del Web 2.0 o del MeSH della banca dati PubMed, permette allo studente di creare percorsi inediti di volta in volta rispondenti a una diversa domanda di conoscenza, riaggregando le informazioni presenti.
I punti critici risultano allora: 1) gli obiettivi 2) i criteri di scelta e la qualità delle informazioni 3) l’ipotesi di uso delle informazioni
I criteri di scelta e di uso delle informazioni (regole) vengono stabiliti a priori e si valuta la loro efficienza nel permettere il raggiungimento degli obiettivi. Se non funzionano possono essere cambiati e ottimizzati in funzione del raggiungimento degli obiettivi:
Obiettivi diversi  regole diverse  scelta di informazioni diverse
La conservazione dell’efficienza di un sistema richiede dei continui aggiustamenti delle parti. Ci potrebbe essere nel tempo sia un invecchiamento dell’ipotesi di uso delle informazioni che quello della loro scelta, in funzione dell’evoluzione delle conoscenze nel campo specifico.
La strategia utilizzata prevede una completa ed esplicita definizione degli obiettivi della conoscenza (voglio capire l’origine dei sintomi o voglio curarlo con la medicina XY?) che si vuole ottenere e delle regole che definiscono le modalità e il campo di intervento. L’obiettivo in questo caso è rendere possibile la comprensione delle basi molecolari dei sintomi in ogni singolo paziente (ogni paziente è sempre la somma di più sintomi o malattie) e le regole includono:
• una definizione di alcuni comportamenti degli organismi viventi che vengono utilizzati come limite entro il quale si possono manifestare i loro comportamenti (dissipativi, evolutivi, competitivi);
• una definizione della malattia (la malattia come inadeguatezza dell'organismo a rispondere alle richieste dell'ambiente).
Il criterio per valutare il raggiungimento degli obiettivi è la guarigione o il miglioramento dei sintomi del singolo paziente quando si correggono le cause. Non sempre chiaramente questo è possibile: non posso uccidere quasi nessuno dei virus che ci infettano (HSV, CMV, EBV), né modificare molte predisposizioni genetiche, ma molte situazioni possono essere migliorate e soprattutto è possibile avere un quadro complessivo del paziente. Per ottenere questo risultato lo studente deve sviluppare alcune capacità:
• la comprensione dell’obiettivo finale;
• la capacità di accedere alle informazioni attraverso la rete, selezionandole in base all’obiettivo finale;
• la capacità di risolvere problemi reali complessi utilizzando le informazioni selezionate.
L’esperienza dei primi anni di lavoro con «Il Flipper e la Nuvola» ha dimostrato la fattibilità di questo approccio portando ad esempio alla luce il fatto che molte malattie di competenze diverse (afte orali, ulcere cutanee, morbo di Crohn, infarto, ictus) hanno alla base fattori di rischio comuni, portando ad una ridefinizione delle tesi preesistenti sull’origine delle malattie in oggetto e soprattutto alla presa di coscienza della assurdità della eccessiva frammentazione della medicina.
Il raggiungimento di questo risultato dipende dal fatto che la conoscenza di questo tipo è dinamica e autoregolantesi. L’architettura della conoscenza parte dai mattoni - le informazioni sul Web -combinati a costruire edifici diversi a seconda degli obiettivi.
Strumenti come Arancia, che permettano in maniera facile di organizzare la conoscenza in funzione di obiettivi definiti (valutabili) rimodellandola ove necessario, possono rappresentare un valido strumento per educare ad un uso consapevole ed autonomo del Web. Arancia infatti si presenta come uno strumento tipico del WEB 2.0 dove la ricchezza della conoscenza deriva non solo dalle informazioni grezze ma anche dalla ricchezza delle connessioni aggiunte dagli utenti. Gli utenti, a differenza di quanto succede nella Wikipedia, vengono sempre identificati e sono responsabili delle loro affermazioni. Maggiori dettagli sulla struttura di Arancia si possono trovare nel testo presentato a Didamatica 2008 (il link è stato rimosso per la blindness).

Comments:
Paper: included


Born 1943. Degree in Medicine 1967. Professor of Clinical Biochemistry. He always been involved in the quest of the molecular basis of symptoms and diseases.Working on in vitro experiments in the lab until the end of the '90. From 97 developed theoretichal model able to simulate the behaviour of living organisms in health and disease. Now he is addressing the question of how to learn to use what has already been published instead of performing new experiments.

Tools
Attachments
AddThis Social Bookmark Button