scritto da Coero Borga
Butirrate
Il butirrato ha proprietà antiproliferative, apoptotiche e di differenziazione.
Queste proprietà sono legate alla capacità del butirrato di indurre l'iperacetilazione degli istoni e l'aumento dell'espressione della proteina p-21, che serve come sistema di controllo del dna durante le fasi del ciclo cellulare, bloccandolo in caso di eccessivo danneggiamento del dna stesso o di eventuali mutazioni. (lo studio è stato condotto su cellule del colon)
butyrate and histone hyperacetylation
acido butirrico
attacco dento-gengivale
Durante l'infiammazione dell'epitelio gengivale e la formazione delle tasche parodontali (gengiviti) molti studi hanno evidenziato la presenza di:
butirrato e propionato
(Il butirrato e il propionato sono anche definiti SFCA "short chain fatty acid")
In vitro gli 'SCFA' INIBISCONO LA DIVISIONE CELLULARE della GIUNZIONE EPITELIALE, tessuto ad alto turn-over che garantisce una salda unione tra la gengiva e il dente, e aumentano la densità dei filamenti di cheratina del solco gengivale.
Basta una concentrazione di 0,25 microMoli di butirrato per ritardare significativamente la crescita delle cellule epiteliali per inibizione della divisione cellulare.
inibizione cellule butirrato-propionato
(NB. Generalmente il grado di cheratinizzazione del solco non è molto elevato)
La proteina della cheratina che aumenta notevolmente è la K17.
Dal momento che il butirrato inibisce la proliferazione cellulare dell'epitelio giunzionale, si crea una situazione favorevole per l'attacco dei batteri anaerobi del solco gengivale e si scatena a livello del solco gengivale una superproduzione di K17, che serve a limitare l'infiltrazione betterica (effetto compensativo strategico attuato per ridurre il lume del solco gengivale).
Se quindi in un paziente si nota una quantità elevata di butirrato e propionato è presumibile pensare ad una progressione nella formazione della tasca.
Inoltre la produzione di SCFA limita molto la capacità rigenerativa-riparativa del tessuto danneggiato
butyrate mouth 03
acidi metabolici della placca
Butirrato e propionato hanno un potere di inibizione maggiore che acetato e lattato
inibizione cellulare
keratine 17 (k17)
La proteina k17 gioca un ruolo importante nel ciclo di perdita e di ricrescita dei capelli.
Infatti la zona cutanea priva di k17 va inconto ad "alopecia".
Le cellule cheratinocitiche della cute prive di k17 sono molto più sensibili al TNFalfa.
il TNFalpha reagisce con il TNFR-1 attivando il processo di apoptosi del follicolo.
La k17 ritarda il processo di caduta perchè interagisce con il TNFR-1.
(possibile collegamento con l'aromatasi?)
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