La sanità a distanza per Ibm: business milionario
Secondo IBM i dispositivi personali per il controllo a distanza dei pazienti diventeranno un mercato molto florido. Presto però per fare affermazioni definitive, perché ci sono ancora diversi elementi da definire. Le tecnologie per la il controllo della salute a distanza sono una delle future occasioni finanziarie. I dispositivi che controllano il paziente e aggiornano i cosiddetti "caregiver" (dai medici ai parenti) infatti potrebbero presto rappresentare un mercato milionario. Lo ha rilevato IBM con lo studio Future of Connected Health Devices. Lo ha rilevato uno studio eseguito su 1.300 consumatori che già usano questi dispositivi. Emerge una generale soddisfazione, e un desiderio per prodotti di nuova generazione, che siano soprattutto più facili da usare - sia nel rilevare i dati che nel comunicare con altri. E soprattutto ci si aspetta che la condivisione delle informazioni sia in tempo reale. Si tratta dopotutto di una tecnologia che può cambiare la qualità della vita sia delle persone controllate sia di quelle che se ne prendono cura. Un benessere per il quale i consumatori sono ben disposti a pagare: almeno un terzo degli intervistati infatti si aspetta di dare il proprio contributo all'acquisto di questi macchinari (fino a 100 dollari), o di versare un canone mensile per l'assistenza. Secondo IBM è "poco probabile" che una sola società riesca a soddisfare le richieste dei consumatori in modo redditizio. L'azienda auspica quindi collaborazioni tra diverse compagnie; anche perché la diffusione e l'adozione di massa dei dispositivi eHealth dipenderà anche dalla loro interoperabilità, cioè dalla nascita di standard che permette l'interazione senza problemi tra marche e tecnologie diverse. Senza questo tassello, questo nuovo giro d'affari non potrà decollare. "I costruttori di apparecchiature devono essere coinvolti e partecipare attivamente alla stesura di normative future per l'ecosistema dei dispositivi sanitari. Inoltre, per aver successo, i produttori dovranno avere qualcosa in più oltre a dispositivi innovativi e facili da usare. Sarà necessaria un'ampia "consumer experience", che dovrà includere assistenza online e al dettaglio, accessori, informazioni supplementari, formazione e supporto ai social network".