un sintomo molte cause
prendiamo un sintomo molto comune come il dolore articolare
Responsabili del dolore sono le fibre nervose sensitive.
Causa del dolore è quindi l’inadeguatezza di tali fibre a trasmettere correttamente gli stimoli che ricevono (il dolore come eccessiva intensità di uno stimolo).
Il dolore è il sintomo prevalente dell’infarto cardiaco. La causa del dolore in questo caso e’ l’ischemia (mancato afflusso di ossigeno e glucosio). L’ischemia provoca a livello cellulare una riduzione di attività della catena respiratoria e quindi della sintesi di ATP (bassi livelli di ATP nei nervi sensitivi = dolore. Il dolore come aumentata sensibilità allo stimolo)
I dolori articolari si esacerbano quando cambia il tempo: perché?
I nostri sistemi che usano O2, modulano la loro attività in funzione della pO2 dell’ossigeno e questa è data dal prodotto: frazione molare O2 x pressione atmosferica.
Quando la pressione atmosferica scende gli organismi aerobi si trovano ad avere meno ossigeno disponibile, respirano di meno, producono meno energia e sono più sensibili.
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Atmospheric Oxygen pO2 Umidita' relativa
"3BMeteo: inquinante":
Oxygen Transport
Protocollo dolore /Pressione Atmosferica
I dolori articolari si esacerbano con l'umido: perché?
perchè l'aumento del vapore acqueo riduce la pO2
I dolori articolari si esacerbano con il freddo: perché?
Il freddo induce un vasospasmo e quindi una riduzione del flusso locale con sofferenze ischemiche d’organo (dolori articolari, sinusiti, cefalee, coliche addominali, asma) tutte con la stessa patogenesi
Quali altre cause di ipoossia possiamo immaginare?
- Anemia (sideropenica, carenza di folati e vit. B12)
- Ridotti scambi polmonari (enfisema, silicosi, asma, ridotta vasodilatazione in carenza di colina o polimorfismi MTHFR etc).
- Aumento della COHb (fumo, inquinamento)
Quali altre condizioni possono dare gli stessi effetti dell’ipoossia?
La carenza di tiamina (piruvato deidrogenasi) più tutte le carenze dei componenti la catena respiratoria:
- NAD (nicotinamide)
- FAD (vit. B 2)
- coenzima Q (sintesi endogena da mevalonato: ridotta con le statine e nell'ipotiroidismo)
- eme (richiede ferro, piridossalfosfato, la sintesi dipende dagli estrogeni) è inibita da Pb
- rame per la citocromo ossidasi
Artrite da carenze alimentari Full Text
Quale ruolo hanno i fattori locali nel rendere così diffusi i dolori articolari?
Le articolazioni sono:
- molto ricche in fibre sensitive per controllare i movimenti
- con una circolazione difficile per via della scarsa elasticita’ dei tessuti periarticolari
- le fibre sensitive sono più sensibili di quelle motorie perché prive di guaine e quindi con un metabolismo più dispendioso e più facilmente in difficoltà (le parestesie sono molto più frequenti delle paralisi)
La parete vasale
- Le vasculiti (Chlamidia, CMV, HSV, Parvovirus, CMV)
- Omocisteina:gli aumenti di omocisteina sono fattore di rischio sia per l’artrite reumatoide che per i disturbi vascolari come ictus o infarto e dipendono da:
- bassi livelli e-NOS (carenza di eme, ferro, estrogeni; carenza di BH4, GSH, fosforilazione)
- infezioni croniche (aumento PCR e fibrinogeno)
- infezioni croniche
- HIV
- tumori
Data la lentezza del flusso la circolazione nelle articolazioni è particolarmente sensibile all’aumento di adesivita’ dell’endotelio mediata da vari fattori.
Le piastrine
- fragilità delle piastrine (PLCR alto) per cause congenite o acquisite (epatopatie, diabete, stress ossidativo)
- bassi livelli e-NOS (carenza di eme, ferro, estrogeni; carenza di BH4, GSH, fosforilazione)
I nervi
- infezione da Herpes
- alterazioni metaboliche (diabete, alcoolismo, malassorbimenti, TRPV1 more)
Per ciascuno dei fattori ipotizzati si puo’ poi andare a cercare quale è tra le molte possibili la causa o le cause prevalenti, e quali sono gli esami più opportuni per evidenziarla
Drugs
Molti farmaci, a causa del loro meccanismo d'azione, possono aumentare i dolori:
Terapia "standard"
A double-blind comparison of aspirin and pirprofen in the treatment of rheumatoid arthritis. 1980
Pirprofen (600 mg, 800 mg) and aspirin (3,600 mg) were compared in 30 outpatients (33-67 yr old) with definite or classical rheumatoid arthritis. After 10 wk of treatment with either pirprofen dose, the number of painful joints, grip strength, and the duration of morning stiffness improved significantly. Only the number of painful joints improved significantly with aspirin. The erythrocyte sedimentation rate decreased with aspirin and 600 mg pirprofen but increased (significantly) with 800 mg pirprofen. The differences in improvement between the 3 treatment groups were not statistically significant.
- Gastrointestinal disturbances were the most frequently reported side-effects in each treatment group. Cura con PPI?
- Central nervous system effects and tinnitus were reported by more patients in the aspirin group than in either of the pirprofen groups.
Indomethacin?
Effect on 3a-HSD with increase of 5-diidro testosterone, a most powerful natural analgesic?