Ultimo giorno del Carnevale 1968
piove fuori dalla Rinascente illuminata a Torino
E' quasi sera
Tutti escono con pacchi e pacchettini. sembrano allegri.
Ma non io.
Ho solo più un cerino in tasca. Non fumo, ma può servirmi per accendere ad altri
La sigaretta e l'auto sono i migliori collanti sociali.
Accendo il cerino e con un gesto lieve della mano lo lancio verso la pozzanghera.
Ride nella sua luce scoppiettante per un attimo e sfrigolando scompare nel buio della pozzanghera.
E io dico: Quest'anno il Carnevale e' triste.
Registro questa azione come performance di Gian Piero e la incasello tra i miei ricordi.
Oggi, con un altra pioggia, ma con lo stesso Gian Piero disegno l'evento, così come me lo sono portato dietro nel suo cassettino della memoria.
La voce narrante è fuori campo e nella figura compare come fantasma