Vagabondando su eBay trovo un quadro, un quadro del primo novecento, pieno di imperfezioni, ma intrigante.
Venere e Cupido, un classico del '500, ma qui rivisto in maniera originale. Venere, adagiata o sospesa?, su un lenzuolo/nuvola che si libra nel nulla.
Lo riguardo una, due, tre volte, in dubbio.
Poi lo perdo, risulta venduto. per caso lo ritrovo nel mio carrello, senza che io mi ricordi di avercelo messo.
Costa poco, va bè, hai deciso tu che ti devo comprare, che vuoi solo me, ti compro.
Cerco chi, tra i pittori francesi tra 800 e 900 puo' averlo fatto. Tutti i francesi da giovani passavano il loro tempo al museo a copiare gli antichi, copiando e al tempo stesso innovando.
A modern Olympia by Paul Cezanne. Cézanne painted this in 1874, eleven years after Manet’s original,
which itself was inspired by Titian’s Venus of Urbino, from 1534.
Col passare del tempo la Venere da statica è diventata sempre più in movimento, e il lenzuolo è diventato sempre più nuvoletta aerea.
Nel quadro di Cezanna la donna giace su un letto di panna montata, ma il signore che la osserva è di certo un cliente pagante, che valuta il bignè in vendita.
Nel mio quadro il soggetto è la passione della donna, Cupido cerca di scoprirla contro la sua volontà, o la aiuta a esaudire il suo desiderio?
Il fatto rimane che nel momento del desiderio e del piacere, le sensazioni che vanno al cervello non arrivano più dall'esterno ma dall'interno del corpo, e l'esterno si dematerializza.
Non c'è più il lenzuolo, sei su una nuvoletta.
Suppongo la nuvoletta sia sempre esistita, da quando esiste l'uomo, ma la sua rappresentazione è un fatto recente, più o meno contemporaneo a Freud e al nascere della psicanalisi.
Pensando alla nuvoletta mi ricordo di un sogno che facevo da molto piccolo. 2/3 anni, dormivo ancora in un lettino nella camera dei genitori.
Sognavo di essere in una bolla di sapone e di volare nel cielo, senza peso, rigirandomi nella mia bolla mentre fuori scorreva il mondo.
Poi sono cresciuto e il sogno è scomparso.
Ripensandoci adesso è anche troppo facile dire che era la nostalgia dell'utero.
Ma allora l'amore non è che un temporaneo ritorno nel grembo della madre?
E se io invece di procurarmi le endorfine con il sesso le introduco sotto forma di eroina o analoghi, lo faccio sempre e solo per questo ritorno a un passato sicuro?
E con la mancanza del cordone ombelicale come facciamo? Un cordone vascolare pulsante che ti garantisce la vita?
Suggerimenti?
Alla fine tanti pensieri, mi sono distratto, e ancora non so chi possa essere l'autore del quadro.