Premessa: ho aggiunto la parola esteso solo per i puristi che usano il dizionario, per me dialogo vuol dire interazione. Punto
Se io cerco il significato della parola dialogo sul dizionario, mi ricavo l’impressione che si tratti di uno scambio verbale tra due persone, con opinioni più o meno divergenti.
Qui noi vogliamo introdurre invece un concetto molto più esteso di dialogo.
Proviamo a darne una definizione e poi vedremo se questa definizione è utile per il nostro scopo.
*La mia definizione di dialogo è:
interazione di un organismo vivente con l’ambiente che porta ad una modificazione del suo comportamento.*
Per comprendere il significato di organismo vivente, cercare le Rules sul Flipper e la nuvola.
Mi sono reso conto, dicendo a una persona che i miei scritti non erano la Bibbia, che in realtà anche loro, una volta messi sulla carta, erano parole esattamente come quelle della Bibbia. Erano le parole dette da un profeta, uno che parla prima degli altri.
Io però so che le mie parole, come quelle di tutti gli altri uomini, sono vere solo per chi le pronuncia, solo lui ne sa il significato esatto, almeno per se stesso.
La differenza che c’è tra i profeti del tempo passato, o anche gran parte di quelli presenti, e me è che le regole e i termini da me usati vengono dichiaratamente descritti come modificabili, e non come una verità assoluta o una religione in cui credere.
Le mie parole e le mie regole, anzi, sono per definizione modificabili sulla base del dialogo con l’ambiente e le altre persone.
Sono uno strumento per interfacciarsi col mondo, sono regole che mi sono inventato per districarmi nella complessità della realtà, le regole per giocare a fare il medico (cercando di capire dalla malattia cosa è la salute).
Tutti possono giocare, e tutti possono vincere.
Come è possibile?
Tutti quelli che non riescono a risolvere il loro quesito con le regole attuali e le modificano e/o ne aggiungono delle nuove per riuscirci, rendono il sistema più efficiente per i futuri utenti.
Un gioco senza fine, perchè il mondo cambia sempre, e con tanti vincitori.
Un gran bel gioco.
Ma cos'è allora il dialogo esteso?
Questa definizione, dialogo esteso, intende ampliare il concetto di dialogo anche a quando i segni che gli organismi viventi, sia a livello macroscopico che microscopico si scambiano, non sono parole ma sono genericamente segni, che possono essere qualunque cosa: molecole, suoni, campi magnetici, calore. L’importante è che ci sia qualcosa che cambia intorno al nostro essere dialogante, e che lui cambi il suo comportamento in base ai segnali che riceve dall’esterno.
Anche il concetto di segno/segnale è già stato sviluppato precedentemente e si può leggere a questa pagina e quelle sottostanti.
Il concetto fondamentale che riguarda il rapporto segno/segnale, è che il segno nasce per motivi suoi, ma il fatto di sentirlo e soprattutto interpretarlo trasformandolo in un segnale, cioè in un’informazione che mi serve per dirigere il mio comportamento, questo dipende da come io lo sento.
Il concetto di sensore, che vale per gli ormoni, per le citochine, per infinite molecole semplici, vale anche per le parole e per fenomeni più complessi, come l’interpretazione di un comportamento sulla base delle esperienze passate.
La stessa realtà è vista in maniera diversa da organismi diversi
Perché ci poniamo questo problema?
Perché se parliamo di dialogo e pensiamo che solo gli uomini abbiano un dialogo tra di loro, noi rimaniamo fermi a Cartesio che diceva che gli animali non avevano un’anima perché non parlavano.
Ma anche gli animali dialogano tra di loro, si dividono il territorio, si attaccano, si aiutano, ne fanno di tutti i colori. Non hanno la parola, avranno dei segnali diversi. Ma tanto poco informati non devono essere perché anche loro dopo milioni di anni abitano ancora la terra.
I roditori non sanno ne’ leggere né scrivere, ma sono più di noi….
Il nostro obiettivo è cercare di capire come sia sviluppato nel corso dell’evoluzione il dialogo tra le varie componenti dell’universo vivente.
Che il dialogo ci sia lo ricaviamo dal fatto che tutti i sistemi viventi hanno comportamenti oscillatori, indici di una sensibilità all’ambiente.
Noi usiamo le parole per comunicare, ma la sensazione che mi danno le parole (paura, piacere, ansia..) sono mediate da neuro trasmettitori e recettori che esistono da milioni di anni prima delle parole. La stessa parola potrà destare sentimenti diversi.
Siamo certi di conoscere i meccanismi di questa realtà profonda?
Siamo così sicuri di poter gestire tutto solo con le parole?
Un punto interessante è l’esistenza di segnali falsi, come le farfalle che riproducono il disegno delle farfalle monarca, velenose, in modo da ingannare i predatori che non le assalgono più. Questi esempi in natura non sono molto frequenti.
L’affermazione falsa, volta a ingannare l’altro per trarne un profitto, appare invece la norma nella società umana.
Siamo così convinti di essere i più bravi di tutti?
Il dialogo incorpo come può essere descritto secondo questo schema?
Che tipo di segni/segnali usa?
Io dal libro non lo ho capito
Il silenzio
Al buio si vede una scintilla, alla luce non si vedono i fari di un’auto. I sistemi di senso si adattano all’ ambiente, in modo da cogliere solo i segnali significativi
La madre e il feto
Il surrene del feto fa il DHEA che è il precursore degli estrogeni prodotti nella parte moderna e i neurotrasmettitori della madre passano al feto. Sono lo specchio l’uno dell’altra a livello molecolare, questo deve essere considerato