Drinking and smoking association: a bad habit?
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Alcohol addiction
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Role of Nicotinic Acetylcholine Receptors in the tobacco addiction
Tobacco addiction: A biochemical model of nicotine dependence. 2009
Papers nicotinic acetylcholine receptors
Nicotine or smoking increases lung blood flow?
Papers nicotine lung blood flow
Przegl Lek. 2005;62(10):1023-30.
[The different genotypes of MTHFR 1298A>C and PON1 -108C>T polymorphisms confer the increased risk of the abdominal aortic aneurysm in the smoking and nonsmoking persons]
[Article in Polish]
Strauss E, Waliszewski K, Pawlak AL.
Instytut Genetyki Człowieka Polskiej Akademii Nauk w Poznaniu. strauss@icpnet.pl
In abdominal aortic aneurysm (AAA) both the etiology and the pathogenesis are of the multifactorial character. The genetic component in the determination of this disease is proven by its familial occurrence. Smoking represents the best recognized risk factor of the AAA development. Increased concentrations of homocysteine (Hcy) in plasma are the common finding in these patients. It is assumed that the Hcy thiolactone, the most reactive metabolite of Hcy, may participate in the aortic wall destruction in AAA. The polymorphic variants of the methylenetetrahydrofolate reductase (MTHFR 677C>T and 1298A>C) influence tissue concentrations of the Hcy. Paraoxonase (PON1), the enzyme associated in plasma with the HDL fraction, as lactonase detoxicates the Hcy thiolactone. The promotor polymorphism of PON1 - 108C>T gene may determine the lower activity of this enzyme. In the case-control study of 106 patients with AAA and 97 healthy persons, the effects of selected genetic and nongenetic risk factors on development of AAA were assessed, considering the possibilities of interaction between them. It was found, that the arterial hypertension, cigarette smoking and the lower HDL fraction are independent risk factors of AAA. The arterial hypertension was a risk factor both in the smoking and the nonsmoking males, whereas the lower HDL fraction has been the risk factor only for the smoking men. By the multivariate analysis in the nonsmoking males the MTHFR 1298 AC and CC genotypes increased the risk of AAA development 4,8-fold in relation to the MTHFR 1298 AA nonsmoking males. In reference to the genotypes of the expected high impact on the metabolism of Hcy and of Hcy thiolactone, the genotypes of MTHFR 677TT and PON1 -108CT and TT were more frequent in smoking ones, but the difference was not significant. This observation fits with the assumption that the influence of smoking on the occurrence of AAA prevails over that of genetic variability. When the patients age was considered in the analysis, the PON1 -108CT and TT genotypes were identified as the significant risk factors for the development of AAA in the older smokers.
Am J Obstet Gynecol. 2002 Sep;187(3):620-5.
Folate levels in pregnant women who smoke: an important gene/environment interaction.
McDonald SD, Perkins SL, Jodouin CA, Walker MC.
University of Ottawa, Ottawa Hospital, Ontario, Canada. sarahmcdonald999@hotmail.com
OBJECTIVE: The objective of this study was to determine whether serum and red blood cell folate levels were decreased in pregnant women who smoke and whether total plasma homocysteine levels were elevated. STUDY DESIGN: In this cross-sectional study, serum folate, red blood cell folate, and homocysteine were measured in pregnant first- and early second-trimester pregnant women who smoked (case subjects) and pregnant women who did not smoke (control subjects). In addition, vitamin B(12), albumin, creatinine, cotinine, and hematocrit levels and methylenetetrahydrofolate reductase status were determined and compared between groups. RESULTS: Pregnant women who smoked had significantly lower concentrations of serum folate (22.7 vs 29.4 nmol/L; P =.001) and lower concentrations of red blood cell folate (766 vs 900 nmol/L; P =.038 [not significant]) than pregnant women who did not smoke. Dietary folate intake was not significantly different between pregnant women who smoked and pregnant women who did not smoke. Homocysteine levels were also not significantly different between the groups. For each genotype of methylenetetrahydrofolate reductase, lower levels of serum folate were observed in pregnant women who smoked, with the lowest folate levels seen in homozygous mutant methylenetetrahydrofolate reductase 677TT (18.6 nmol/L in pregnant women who smoked vs 24.2 nmol/L in pregnant women who did not smoke). CONCLUSION: Both serum folate and red blood cell folate are lower in pregnant women who smoked than in pregnant women who did not smoke, although homocysteine levels are not significantly different. There is an important gene environment interaction between methylenetetrahydrofolate reductase gene activity and tobacco exposure on serum folate levels. Lower levels of serum folate may account for the higher rate of miscarriage, stillbirth, abruptio placentae, and fetal anomalies that are observed in pregnant women who smoke. Pregnant women who smoke may benefit from higher doses of folic acid periconceptionally.
Smoking Behavior and the C677T Allele of the MethylenetetrahydrofolateReductase(MTHFR)Gene 2001
Local fullText
Genetics of smoking
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Roma, 26 apr. (Adnkronos Salute) - Il 'vizio' del fumo è scritto nel Dna. Alcune varianti genetiche, infatti, influiscono sulla decisione di iniziare con le 'bionde', sul numero di sigarette accese e sulla capacità di smettere. A identificare e pubblicare su 'Nature Genetics' i nuovi marcatori genetici associati all'attitudine al fumo sono stati gli scienziati del Tabacco and Genetics (Tag) Consortium, una collaborazione di 19 gruppi di ricerca internazionali, nato proprio per studiare linfluenza genetica sulla predisposizione a iniziare e smettere di fumare."In tutto il mondo ogni giorno si fumano più di 15 miliardi di sigarette e i fumatori sono stimati in 1,2 miliardi", spiega all'Adnkronos Salute il cardiologo Diego Ardissino, dellAzienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Nel Tag Consortium è stato fondamentale il contributo dei ricercatori italiani del gruppo Ateroscerosi, trombosi e biologia vascolare coordinato da Ardissino. "Abbiamo infatti arruolato una grossa coorte di pazienti italiani, assistiti presso 125 unità coronariche, per eseguire un'analisi genetica completa". E scovare così i 'tasselli' del Dna legati al vizio del fumo.I dati ottenuti dai ricercatori nello studio coordinato da Helena Furberg dell'University of North Carolina (Usa), dimostrano che non solo la decisione di iniziare a fumare, ma anche quella di smettere e il numero di sigarette accese ogni giorno - misura della dipendenza dal tabacco - sono geneticamente determinati. Inoltre i dati ottenuti dal gruppo sono stati confermati da altri due studi indipendenti, pubblicati sullo stesso numero di 'Nature Genetics'. Si tratta di lavori che hanno coinvolto complessivamente oltre 140 mila persone. I tre studi, coordinati rispettivamente dalla Furberg, componente del Tag Consortium, da Kari Stefansson della deCode di Reykjavik (Islanda) e da Clyde Francks dell'Oxford University (GB), hanno portato i ricercatori a confrontare il Dna di un vasto gruppo di fumatori e non, per identificare le varianti genetiche che influenzano lattitudine al fumo. "In questo modo - prosegue Ardissino - è stato possibile individuare le varianti genetiche associate alla decisione di iniziare a fumare (nel cromosoma 11), smettere di fumare (cromosoma 9) e al numero di sigarette fumate ogni giorno (cromosoma 15, 10, 9)". La forza di questo lavoro sta nell'avere documentato per la prima volta in maniera chiara ed inequivocabile lesistenza di un preciso legame tra specifiche varianti genetiche e labitudine al fumo. I ricercatori, infatti, mediante una nuova metodica di analisi coinvolgente lintero genoma umano, hanno dimostrato nei fumatori la presenza di modificazioni genetiche nei cromosomi 11, 9, 10 e 15. Al momento non si sa quale sia la funzione di queste varianti genetiche, spiega ancora l'esperto italiano, e come si estrinsechi la loro influenza sullattitudine al fumo. "Lunico dato noto è che le varianti genetiche sul cromosoma 15 sono localizzate in una regione che contiene i geni dei recettori della nicotina precedentemente associati alla dipendenza da questa sostanza e al cancro del polmone", conclude.