Infectious diseases
News (Medical)

Author: Gianpiero Pescarmona
Date: 20/04/2008

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Parte dell'ospedale la guerra alle resistenze
L'evitare di selezionare di ceppi batterici resistenti agli antibiotici è uno dei problemi che i medici si trovano ad affrontare spesso. Ma la battaglia è dura
La resistenza agli antibiotici ha scatenato una "vera e propria guerra tra i batteri e l'uomo". Parola di Fernando Baquero, medico dell'ospedale Ramòn y Cajal di Madrid e presidente del XVIII Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (Eccmid) che si è aperto sabato a Barcellona. Se guerra è, la battaglia si ingaggia soprattutto in ospedale dove le occasioni di contagio si moltiplicano. E il nemico più pericoloso è lo stafilococco aureo meticillino resistente (Mrsa), "frequente causa di infezioni respiratorie urinarie e cutanee in ospedali e case di cura", avverte Baquero che avvisa: "L'Mrsa si trova a suo agio negli ospedali, ma può annidarsi anche nelle case". Ma tra le corsie si registra un tasso di infezione che oggi è arrivato a 7 casi ogni mille. Oltre all'Mrsa, gli altri 'soldati' dai nomi difficili sono l'Escherichia coli, la Klebsiella pneumoniae, lo Pseudomonas aeruginosa e la Legionella pneumophila. Altra questione sollevata dall'esperto spagnolo riguarda la possibilità di terapie pediatriche risolutive, perché gli antibiotici per i baby-pazienti più facilmente si mostrano inefficaci contro le nuove generazioni di infezioni batteriche multiresistenti. In questo caso a preoccupare è lo pneumococco, che provoca le otiti che ciascun genitore ha dovuto curare al proprio figlio. "Negli ultimi anni assistiamo a una rapida variazione dell'epidemiologia e della modalità di interazione del batterio con l'organismo ospite", avverte lo specialista.

Coli nelle urine più resistenti a fluorochinoloni
La resistenza ai fluorochinoloni negli isolati urinari di Escherichia coli di pazienti ambulatoriali è aumentata dopo la raccomandazione per il loro uso empirico per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie. La gestione di queste infezioni, un razionale comune per l'uso di antibiotici negli adulti, viene complicata dalla resistenza emergente dell'Escherichia coli agli antibiotici orali: la rapida comparsa della resistenza ai fluorochinoloni in seguito all'aumento delle prescrizioni suggerisce che farne ulteriore uso renderebbe questi farmaci inaffidabili per il trattamento entro breve tempo. Benchè l'uso degli antibiotici porti prevedibilmente alla comparsa di resistenze, la rapidità con cui ciò accade non poteva essere prevista. Ove possibile, dunque, come nella maggior parte dei casi di cistite semplice, andrebbero impiegati regimi che non prevedano l'uso di fluorochinoloni onde preservare questa importante classe di antibiotici. (Am J Med 2008; 121: 876-84)

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