Chlamydia
Bacterial Specificity

Author: giulia peraga
Date: 16/02/2009

Description

La Chlamydia pneumoniae (C.p.) appartiene al genere CHLAMYDIAE, batteri gram-, patogeni endocellulari obbligati.

Le C. pneumoniae e C. trachomatis sono patogeni caratteristici della specie umana, mentre la C. psittaci causa patologie in diverse specie di uccelli e mammiferi, con possibile contagio anche dell’uomo per zoonosi. La C. pecorum invece infetta esclusivamente gli animali( ovini e bovini).

Caratteri Generali delle Chlamydiae

Per molto tempo questi batteri sono stati considerati dei virus, sia perchè sono microrganismi endocellulari obbligati (sono privi degli enzimi necessari per il metabolismo ossidativo; sono parassiti a livello energetico), sia per le dimensioni molto piccole.

Le Chlamydiae hanno la tipica struttura dei batteri gram-, caratterizzata da due involucri esterni:

  • membrana interna
  • membrana esterna: questa presenta, sul versante esocellulare, il LPS; manca la componente peptidoglicana, sostituita invece da uno strato di proteine ricche in cisteina (CRP o cysteine-rich proteins); quest’aspetto rende conto della scarsa o nulla sensibilità alle beta-lattamine. Va inoltre ricordata la presenza di alcune proteine con il probabile significato funzionale di “porine”, indicate con l’acronimo MOMP

Grazie a questa struttura le Chlamydiae hanno la capacità di bloccare la fusione tra il fagosoma e il lisosoma, potendo così sopravvivere all’interno della cellula infettata.


Alla microscopia ottica normale, le cellule infettate mostrano un evidente vacuolo fagosomico, contenente le colonie di Chlamydiae (previa colorazione con Giemsa, mentre si evidenziano male con la colorazione di Gram). E’ caratteristica esclusiva della C. trachomatis l’accumulo, all’interno dell’inclusione, di numerosi granuli di glicogeno, che permettono di evidenziare l’inclusione semplicemente e caratteristicamente mediante colorazione (del glicogeno) con una soluzione iodo-iodata, come il liquido di Lugol.



Le Chlamydiae presentano un CICLO VITALE dimorfico:

  • corpo elementare (CE): è la forma infettante; è piccolo(200-300 nm di diametro), rotondo (piriforme per la C.p.), con citoplasma denso e compatto. È inerte dal punto di vista metabolico ed è in grado di vivere in ambiente extracellulare; può infettare le cellule attraverso il legame MOMP-eparani e glucani presentati sulla superficie delle cellule mucose e successivamente viene endocitato. Una volta nelle cellule, il C.E. aumenta di dimensioni, grazie a una progressiva idratazione, e si trasforma in corpo reticolare(600-1000 nm di diametro);
  • corpo reticolare (CR): è metabolicamente attivo e ha potere replicativo; per scissione binaria dà origine a nuove forme che in poche ore subiscono un processo di condensazione e disidratazione per diventare nuovamente CE. Questi vengono quindi liberati all’esterno per rottura della membrana della cellula infettata e successivamente di quella del fagosoma; sono così pronti ad infettare nuove cellule.


RISPOSTA DELL’OSPITE: nella patogenesi delle lesioni indotte da Chlamydia sembrerebbero importanti il ruolo dei fenomeni infiammatori locali (chemochine e fattori di crescita prodotti dalle cellule infette) e la risposta cellulo-mediata: a livello delle aree infette, le cellule con “inclusioni” non sono numerose, mentre l’infiltrato Te B è abbondante, con una caratteristica neoformazione locale di “follicoli” linfatici con tipici “centri germinativi”. Nelle fasi tardive dell’infezione prevalgono invece le manifestazioni fibrotiche e gli infiltrati cellurari sono costituiti soprattutto da linfociti T e da cellule di tipo monocito-macrofagico.





Al genere Chlamydiae appartengono le seguenti specie:


Chlamydiae patogene nella specie umana:
Chlamydiae patogene sia nella specie umana sia in quella animale:
Chlamydiae patogene nella specie animale:

Quali sierotipi danno artriti??

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