Chlamydia Pneumoniae
Chlamydia

Author: giulia peraga
Date: 19/02/2009

Description

La Chlamydia pneumoniae è responsabile di quadri patologici non solo nell'uomo, ma anche in alcune specie animali, tra cui koala, tartarughe, rane, iguane, camaleonti.

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Chlamidia Pneumoniae e patologie correlate nell’uomo

Le patologie più frequentemente causate da Chlamydia pneumoniae riguardano il tratto respiratorio: faringiti, bronchiti e una forma di polmonite atipica, acquisita in comunità (CAP).

Pneumonia



Più interessante è l’associazione tra infezioni croniche da C.p. e alcune patologie non del tratto respiratorio, come IMA e aterosclerosi e sclerosi multipla.

CHLAMYDIA PNEUMONIAE E ENDOTELIO

È ormai accertata l’associazione non casuale tra infezione cronica da C.p. e patologia cardiovascolare. La C.p. è stata infatti pervenuta in numerose lesioni aterosclerotiche, inducendo così a ritenerla coinvolta nella patogenesi della placca ateromasica.

Chlamydia pneumoniae and vascular disease: an update (2006)

In vitro infection and pathogenesis of Chlamydia pneumoniae in endovascular cells (1999)

Potrebbe esserci una correlazione tra infezione cronica da C.p., metabolismo del ferro e danno endoteliare?
Si è infatti visto che anche la C.p., come molti altri batteri, necessita di ferro per crescere. Potrebbe quindi essere la causa di alterazioni delle concentrazioni del ferro nell’organismo, così come si verifica in molte altre infezioni croniche in cui la sideremia risulta ridotta. Infatti l’organismo “nasconde” il ferro per sottrarlo all’agente infettante, rallentando così la sua crescita.

Influence of iron restriction on Chla mydia pneumoniae and C.trachomatis (2001)

Chlamydia pneumoniae changes iron homeostasis in infected issues, 2008 Local Fulltext

Detenction of Chlamydia pneumoniae in the bone marrow of two patients with unexplained chronic anaemia (2005)

Se diminuisce la concentrazione plasmatica del ferro, si riduce anche la concentrazione di ferro disponibile per le cellule dell’organismo stesso, potendone risentire tutte quelle vie di sintesi ferro-dipendenti. In particolare nelle cellule endoteliali viene prodotto ossido nitrico (NO) che ha numerose importanti azioni a livello vascolare:

  • vasodilatazione, in quanto inibisce la contrazione delle cellule muscolari lisce vasali;
  • inibizione dell’aggregazione piastrinica, proteggendo dai fenomeni trombotici;
  • inibizione della trascrizione nucleare di molecole di adesione per i leucociti, come la VCAM.

La produzione di NO avviene per azione della NOS (ossido nitrico-sinetasi) che utilizza alcuni enzimi della famiglia del cyt.p450, i quali hanno bisogno di ferro per il loro funzionamento.
Se quindi si ha una minore quantità di ferro disponibile potrebbe essere compromesso il normale funzionamento della NOS e, diminuendo la produzione di NO, si verrebbe a creare un maggiore assetto protrombotico. Inoltre anche la catena respiratoria risente della diminuzione del ferro disponibile con conseguente minore produzione di ATP, successivo accumulo di calcio all’interno della cellula e suo danneggiamento, con amplificazione del danno endoteliale.



CHLAMYDIA PNEUMONIAE E SCLEROSI MULTIPLA
Recentemente l’infezione da Chlamydia pneumoniae è stata associata alla sclerosi multipla, poiché essa è stata ritrovata nel FCS (fluido cerebro-spinale) di alcuni pazienti affetti da tale patologia.

Effect on iron metabolism 2008

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