Warfarin
Cardiologia
Infarto, pericolo emorragie con più antitrombotici
Nei pazienti con infarto miocardico, il rischio di ricovero ospedaliero per eventi emorragici aumenta con il numero di farmaci antitrombotici utilizzati. A stabilirlo è uno studio pubblicato su Lancet che ha considerato 40.812 pazienti (età pari o superiore a 30 anni), inclusi in un registro nazionale danese, che erano stati ricoverati, per la prima volta, tra il 2000 e il 2005. Dopo un follow-up medio di 476,5 giorni, il 4,6% dei pazienti sono stati nuovamente ammessi in ospedale a causa di episodi emorragici. L'incidenza annua di emorragia con l'aspirina è risultata pari a 2,6%; con clopidogrel 4,6%; con antagonisti della vitamina K 4,3%; con aspirina e clopidogrel 3,7%; con aspirina e agonista della vitamina K 5,1%; con clopidogrel e agonista della vitamina K 12,3% e con triple terapie 12%. In aggiunta, utilizzando come riferimento terapie con aspirina, l'hazard ratio per emorragie è risultato pari a 1,33 per clopidogrel; 1,23 per antagonisti della vitamina K; 1,47 per aspirina e clopidogrel; 1,84 per aspirina e antagonista della vitamina K; 3,52 per clopidogrel e antagonista della vitamina K e 4,05 per triple terapie. "I nostri risultati ci spingono a raccomandare l'impiego di triple o doppie terapie con farmaci antitrombotici solo dopo scrupolose e attente valutazioni dei rischi individuali" ha commentato Rikke Sørensen, principale autore dello studio (L.A.).
Lancet 2009, 374, 9706, 1967-1974