DEFINITION
The disease definition according to a specific consensus conference or to The Diseases Database based on the Unified Medical Language System (NLM)
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Autism
EPIDEMIOLOGY
age, sex, seasonality, etc
SYMPTOMS
DIAGNOSIS
histopathology
radiology
NMR
laboratory tests
PATHOGENESIS
PATIENT RISK FACTORS
Vascular
Genetic
Acquired
Age Related Maculopathy Choline
Vitreous mediators in retinal hypoxic diseases. 2013
VEGF is involved in retinopathy of prematurity, DR, and age-related macular degeneration, the leading causes of irreversible visual loss in developed countries from infants to the elderly.
Milligram production and biological activity characterization of the human chemokine receptor CCR3. 2013
Human chemokine receptor CCR3 (hCCR3) is highly expressed on eosinophils and basophils, and plays a key role in allergic diseases . hCCR3 also plays a direct role in angiogenesis, and it is an effective target for age-related macular degeneration therapy .
Hormonal
Genetic
Acquired
TISSUE SPECIFIC RISK FACTORS
anatomical (due its structure)
vascular (due to the local circulation)
physiopathological (due to tissue function and activity)
COMPLICATIONS
THERAPY
Roma, 3 apr. (Adnkronos Salute) - Più chiarezza sullo sviluppo delle maculopatie senili gravi. Ricercatori dell'università Cattolica del Sacro Cuore di Roma hanno scoperto un processo chiave di questa malattia, principale causa di ipovisione e cecità nel mondo. Al centro dello studio, pubblicato sulla rivista Neurobiology of Aging, le mutazioni del gene CFH, inibitore della 'cascata infiammatoria', che possono influenzare negativamente le proprietà elettriche dei coni, una delle due famiglie di cellule che costituiscono la retina. E la molecola CFH è un elemento importantissimo nella protezione della retina.
I ricercatori - coordinati da Ettore Capoluongo, responsabile dell'Unità operativa semplice di Diagnostica molecolare clinica del Policlinico universitario Gemelli, e da Benedetto Falsini, dell'Istituto di oftalmologia dello stesso ateneo - hanno scoperto che, quando una persona con maculopatia è portatore di una o due copie difettose del gene CFH le alterazioni elettrofisiologiche della retina sono progressivamente e significativamente più gravi. Lo studio apre la strada a future applicazioni cliniche sul fronte diagnostico, prognostico e terapeutico.
La degenerazione maculare senile (Amd) è una maculopatia che colpisce la parte centrale della retina, detta appunto macula. Si tratta di una patologia degenerativa e progressiva che può portare a ipovisione e nei casi più gravi a cecità. La malattia colpisce il 20% degli individui over 50 e ben il 35% dei 70enni. Negli ultimi anni è stato documentato che una serie di fattori di rischio, tra cui il fumo, la dieta scorretta, l'obesità e il diabete, rivestono un ruolo importante nell'insorgenza della maculopatia. Anche numerosi fattori genetici sono stati associati a un incremento di rischio di sviluppare la maculopatia.
Nel corso della ricerca gli esperti hanno analizzato circa 50 pazienti e scoperto che nei portatori dei diversi genotipi CFH (cioè la combinazione delle diverse varianti di cui ciascuno individuo è portatore nel proprio Dna) la retina funziona più o meno bene, come è evidenziabile con un esame chiamato elettroretinografia, che misura le risposte retiniche a stimoli luminosi.
"Prima le varianti del gene CFH erano note solo in termini di associazione epidemiologica come fattori di rischio aggiuntivo di malattia - ha spiegato Capoluongo - ovvero era noto che i portatori di varianti genetiche a carico di CFH presentano un rischio medio 5 volte maggiore di ammalarsi".
Anti-VEGF therapy