Il dritto d'autore o copyright è composto da due diritti fondamentali: il diritto di paternità e il diritto di utilizzazione economica.
In altre parole, quando trovo una foto di un paesaggio, so che qualcuno l'ha scattata e quindi ne è l'autore. Su questa foto l'autore ha tutti i diritti (morali, ovvero essere riconosciuto come creatore della foto - cd. Diritto di paternità; materiali in quanto può vendere, cedere, regalare, licenziare, i diritti di sfruttamento dell'opera).
In questo caso la nostra ricerca sarà breve. Infatti, in un unica persona risiedono entrambi i diritti e, qualora questa sia nota o facilmente contattabile, ci basterà chiedere ed essere autorizzati all'utilizzo che il titolare ci concede.
Altre volte invece i due diritti sono separati e pendono in capo a soggetti differenti (un sito che vende immagini ad esempio). In questi casi c'è un soggetto che ha creato un'immagine o una foto (autore) e un soggetto che ne detiene i diritti commerciali in tutto o in parte.
Il primo in quanto autore può vietare la diffusione, il secondo in quanto detentore dei diritti di sfruttamento ne reclama il prezzo.
Questo ci porta quindi alla conclusione che per tutte le immagini che troviamo, a prescindere da dove e come, dobbiamo sempre farci queste domande fondamentali prima di affrontare un qualsiasi utilizzo delle stesse.
Gli esemplari dell' immagine devono portare le seguenti indicazioni:
- il nome dell'autore, o, nel caso previsto nel primo capoverso dell'art. 88, della ditta da cui il fotografo dipende o del committente
- la data dell'anno di produzione dell' immagine
Qualora gli esemplari non portino le suddette indicazioni, la loro riproduzione non è considerata abusiva e non sono dovuti i compensi indicati agli articoli 91 e 98, a meno che il fotografo non provi la malafede del riproduttore.
Copyright Unione Europea