Psoriasis
Diseases

Author: Gianpiero Pescarmona
Date: 28/03/2007

Description

DEFINITION

Psoriasis is a chronic, non-contagious autoimmune disease that affects the skin and joints. It commonly causes red, scaly patches to appear on the skin. The scaly patches caused by psoriasis, called psoriatic plaques, are areas of inflammation and excessive skin production.

Figure with caption

Psoriasis: more than skin deep 2005

DatabaseLink
The Diseases Database"URL":

Psoriasis
|
|"OMIM":http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?db=OMIM|"URL":|

EPIDEMIOLOGY

age, sex, seasonality, etc

SYMPTOMS

DIAGNOSIS

histopathology
radiology
NMR
laboratory tests

PATHOGENESIS

PATIENT RISK FACTORS

Vascular

Papers psoriasis homocysteine

Genetic

Psoriasi associata a geni specifici

Tre diversi studi genomici hanno identificato varianti geniche e cascate associate ad un aumento del rischio di psoriasi. Tali studi suggeriscono che la fissurazione della normale barriera cutanea incrementi la suscettibilità alla psoriasi, e dimostrano l'importanza della regolazione della risposta immune nella malattia. La psoriasi è comunemente riconosciuta come malattia immunomediata caratterizzata da infiammazione che interessa articolazioni, cute ed unghie. La sua prevalenza varia dal due-cinque percento nelle popolazioni dell'Europa occidentale allo 0,1-0,3 percento in quelle dell'Asia dell'est. I sintomi più comuni della malattia comprendono un rash cutaneo arrossato e scaglioso, con prurito e desquamazione cutanea. La psoriasi è stata collegata a fattori ambientali, genetici ed immunologici. (Nat Genet online 2009, pubblicato il 25/1)

Connections

LCE3B or CE3C linkages

Deletion of LCE3B orLCE3C

Deletion of the late cornified envelope LCE3B and LCE3C genes as a susceptibility factor for psoriasis. 2009

Deletion of the late cornified envelope LCE3B and LCE3C genes as a susceptibility factor for psoriasis. 2009

Deletion of LCE3C and LCE3B genes at PSORS4 does not contribute to Susceptibility to Psoriatic Arthritis in German patients 2009


Deletion of LCE3C and LCE3B is a susceptibility factor for psoriatic arthritis: a study in Spanish and Italian populations and meta-analysis. 2011

Meta-analysis confirms the LCE3C_LCE3B deletion as a risk factor for psoriasis in several ethnic groups and finds interaction with HLA-Cw6. 2011

and not for atopic dermatitis.

Deletion of Late Cornified Envelope 3B and 3C genes is not associated with atopic dermatitis. 2010

DatabaseLink
WikigenesLCE3BLCE3C
GeneCards"LCE3C":"LCE3C":

Molecular cloning and characterization of a novel mouse epidermal differentiation gene and its promoter. 2001

  • The transcription factor E2F1 is an important regulator of cell proliferation, apoptosis, and differentiation. A novel mouse gene ( Eig3 ) was originally identified as up-regulated in E2F1-overexpressing keratinocytes by the rapid analysis of gene expression technique. An apparently full-length cDNA and a 2.8-kb genomic fragment containing the entire gene have been cloned. Sequence comparisons suggest that Eig3 is homologous to a human epidermal differentiation gene, XP5, and belongs to a family of at least 10 murine genes that are related to the small proline-rich genes involved in skin differentiation. Eig3 was expressed in adult mouse stomach and epidermis and overexpressed in keratinocytes transgenic for E2F1 or E2F4, but not in c-myc transgenics. Interestingly, Eig3 expression was highly increased in mouse skin papillomas but not in squamous carcinomas. Since there is no E2F consensus binding sequence in the promoter or first intron of Eig3, E2F regulation may be indire

Acquired

Hormonal

Genetic

Acquired

Pregnancy dependent improvement

Pregnancy is characterized by incresed production of estrogens and thyroid hormones

TISSUE SPECIFIC RISK FACTORS

anatomical (due its structure)

vascular (due to the local circulation)

physiopathological (due to tissue function and activity)

COMPLICATIONS

THERAPY

Il primo 'documento di consenso' sulle nuove terapie per la cura della psoriasi, in cui si analizzano e si spiegano i risultati ottenuti con l'uso dei farmaci biologici. Lo hanno messo a punto i maggiori dermatologi italiani, mettendo insieme le diverse esperienze cliniche, per focalizzare la strada migliore da percorrere. Il documento, pubblicato sulla rivista Dermatologic Therapy, è stato presentato ieri a Roma, presso la Sala degli Atti parlamentari, alla Biblioteca del Senato. "Questo documento - spiega Torello Lotti, direttore dell'unità ospedaliera complessa dermatologica dell'università degli Studi di Firenze e Associate Editor della rivista Dermatologic Therapy - ha un'importante valenza scientifica. Si tratta infatti del primo studio sulla fisiologicità del meccanismo d'azione dei farmaci biologici nella cura della psoriasi. Ed è corredato, per la prima volta, da una casistica reale dell'incidenza della malattia e dell'approccio clinico". Il documento, inoltre, mette in chiaro, spiega l'esperto che "non tutti i farmaci biologici sono uguali". L'attenzione è stata focalizzata, in particolare, sulla classe dei TNF antagonisti, analizzando la tossicità di organo e la capacità di mantenere l'efficacia nel tempo, anche nella terapia 'intermittente'. In particolare Lotti ha spiegato l'azione fisiologica della molecola etanercept che è progressiva e non aggressiva contro il TNF. E ciò offre maggiori garanzie per quanto riguarda la sicurezza del farmaco.

Cutaneous manifestations of endocrine disorders: a guide for dermatologists.

Decreased mRNA levels of retinoic acid receptor alpha, retinoid X receptor alpha and thyroid hormone receptor alpha in lesional psoriatic skin. 2000

Vitamin D receptor ablation alters skin architecture and homeostasis of dendritic epidermal T cells. 2005

Psoriasis and Altered Calcium Metabolism: Downregulated Capacitative Calcium Influx and Defective Calcium-Mediated Cell Signaling in Cultured Psoriatic Keratinocytes 2007

Vitamin D receptor gene polymorphisms, particularly the novel A-1012G promoter polymorphism, are associated with vitamin D3 responsiveness and non-familial susceptibility in psoriasis. 2005

Le cause della psoriasi

Le cause di questa malattia sono ancora oggi sconosciute. Partendo dall’esistenza, ormai ampiamente documentata di fattori ereditari, o comunque genetici, si sta facendo strada tra gli studiosi una teoria, ancora da confermare, riguardo l’eziopatogenesi (l'origine e i meccanismi determinanti la patologia), secondo la quale infezioni di tipo virale, attiverebbero i geni in causa (circa una ventina), con successiva stimolazione dell’attività dei cheratinociti e manifestazione della sintomatologia; altro meccanismo ipotizzato porterebbe ad una destabilizzazione del sistema immunitario di difesa, che non essendo più in grado di riconoscere alcune cellule dell’organismo, diventerebbero incapace di mantenere sopita la patologia latente. Questo suggerirebbe una natura autoimmune della psoriasi.
Fino ad oggi, quindi, non possiamo parlare di vere e proprie cause ma di fattori scatenanti. Consideriamone alcuni.

*Fattori emotivi stressanti: sono ritenuti importanti nel condizionare la storia della malattia. Negli individui predisposti qualsiasi evento psicoemotivo di un certo rilievo può peggiorare la malattia o addirittura renderne manifesti i sintomi, fino ad allora sopiti.

Traumatismi: meccanici (abrasioni, grattamenti, iniezioni, punture d’insetto, tatuaggi e così via), fisici (basse temperature), chimici (contatto con sostanze irritative) o di altra natura, sono riconosciuti come responsabili del "fenomeno di Koebner", ossia della comparsa di lesioni psoriasiche, anche a distanza di tempo, su cute apparentemente sana. In genere il sole e il clima caldo migliorano la psoriasi, talvolta però si assiste a peggioramenti, a seguito dell’esposizione ai raggi ultravioletti, soprattutto in soggetti fotosensibili con pelle chiara.

Farmaci quali litio (antidepressivo), beta-bloccanti (antiipertensivi), antimalarici, l'indometacina, salicilati, composti iodati possono agire da fattori scatenanti, mentre gli steroidi assunti per via sistemica o locale possono indurre una eruzione psoriasica acuta al momento della sospensione o riduzione del dosaggio.

Fattori ormonali: la comparsa di psoriasi o una sua esacerbazione sono state riscontrate in corrispondenza di fasi particolari della vita dell’individuo, come la pubertà e la menopausa, prospettando così un rapporto con il decorso della malattia.

Disordini metabolici: uno stato di ipocalcemia (carenza di calcio nel sangue) determinato da diverse cause, compresa la dialisi, è spesso considerato fattore di peggioramento della psoriasi.

Alimentazione e stili di vita: anche se non è ancora stata dimostrata sicuramente una relazione diretta di alcol e fumo con lo scatenamento della psoriasi, i pazienti affetti da forme gravi di malattia sono spesso consumatori di bevande alcoliche e forti fumatori, inoltre seguono una dieta particolarmente ricca di proteine di origine animale

Role of Cadherins in Psoriasis

OMIM data on Psoriasis

OMIM data on Cadherin

Psoriasi: distrofia ungueale predice artrite psoriatica

Meno del 10 percento dei pazienti con psoriasi sviluppa artrite psoriatica nell'arco della vita: i fattori predittivi della comparsa di questa complicazione a livello clinico comprendono il coinvolgimento di unghie, cuoio capelluto e zona perianale. Ciò è stato accertato tramite uno studio retrospettivo, e quindi non sono stati inclusi i casi di artrite clinicamente non rilevati che non sono mai giunti all'attenzione del medico oppure in cui l'artrite non è mai stata ricercata. Il solo modo di definire la vera incidenza dell'artrite psoriatica nei pazienti con psoriasi è lo screening prospettico continuo di tutti i casi di artrite infiammatoria per diversi anni. Bisogna comunque tenere conto del fatto che l'interessamento di alcune zone è predittivo della comparsa dell'artrite, ed in caso è opportuno richiedere una visita reumatologica. (Arthritis Rheum 2009; 61: 233-9)

Psoriasi, diabete ed ipertensione
La psoriasi è indipendentemente connessa ad un aumento del rischio di diabete ed ipertensione. Recenti studi indicano che la psoriasi e' associata ad un aumento del rischio di comorbidita' e mortalita'. L'infiammazione sistemica e l'incremento della prevalenza di fattori malsani relativi allo stile di vita che si osservano in questa malattia sono stati indipendentemente associati ad obesita', insulinoresistenza ed ad un profilo di rischio cardiovascolare sfavorevole. Sono necessari ulteriori studi per accertare se il trattamento della psoriasi possa ridurre il rischio di diabete o ipertensione, ma questi dati illustrano comunque l'importanza del considerare la psoriasi una malattia sistemica piuttosto che un semplice disordine cutaneo. La ricerca dovra' ora puntare ad una più profonda comprensione


Incidence of psoriasis and association with comorbidities in Italy: A 5-year observational study from a national primary care database

European Journal of Dermatology. Volume 1, Number 1, October 2008, Clinical report

Summary : An observational study was conducted to estimate the incidence of psoriasis in Italy, as well as the utilization of healthcare resources and the association with selected comorbidities in psoriasis patients. The data source was the Health Search/Thales Database, containing computer-based patient records from over 900 primary care physicians (PCPs) throughout Italy. The study cohort comprised all adults receiving a first-ever diagnosis of psoriasis during the years 2001-2005. From a total sample of 511,532 individuals, the incidence of psoriasis was 2.30-3.21 cases per 1,000 person-years. Psoriatic arthritis was present in 8% of psoriasis patients. The comparison with matched controls showed that psoriasis patients were more likely to have comorbidities (e.g., chronic bronchitis, chronic ischemic heart disease, obesity and diabetes mellitus) and to undergo PCP visits and hospitalizations, and to refer for specialist visits. The use of non-steroidal anti-inflammatory drugs appeared to be significantly more prevalent in patients as compared to controls. Topical therapy with corticosteroids and non-steroidal preparations accounted for 45.3% and 47.2% of all cases, respectively. Only a minority of cases used systemic immunosuppressive drugs or acitretin. The incidence rate of psoriasis in our study was particularly high and might reflect an overestimation by PCPs. Our results show the association between psoriasis and multiple comorbidities.

J Eur Acad Dermatol Venereol. 2010 Jun 17. [Epub ahead of print]
Economic burden of comorbidities in patients with psoriasis is substantial.

  • Abstract Background Psoriasis is frequently associated with comorbidities. Objective To estimate the incremental economic burden associated with comorbidities in patients with psoriasis, accounting for psoriasis severity. Methods Patients continuously enrolled >/= 6 months after a randomly selected psoriasis diagnosis date were selected from the Ingenix Impact National Managed Care Database (1999-2004). Comorbidities identified during the 6-month study included: psoriatic arthritis, cardiovascular disease, depression, diabetes, hyperlipidemia, hypertension, obesity, cerebrovascular diseases and peripheral vascular disease. Resource utilization and costs during the 6-month follow-up period were compared for patients with >/= 1 comorbidity vs. those without and for patients with a specific comorbidity vs. those without. Adjusted incidence rate ratios (IRRs) and odds ratios (ORs) were estimated for resource utilization using negative binomial and logistic regression models, respectively. Adjusted incremental costs associated with comorbidities were reported using general linear models with log-link and gamma distributions or two-part models. Models controlled for age, sex and psoriasis severity. Results A total of 114 512 patients were included; 51% had >/= 1 comorbidity. Hyperlipidemia (27%) and hypertension (25%) were most prevalent. Patients with comorbidities were more likely to experience urgent care [OR (95% confidence interval (CI)) = 1.58 (1.51-1.65)] than patients without comorbidities. They also had significantly greater hospitalization rates [IRR (95% CI) = 2.27 (2.13-2.42)] and outpatient visits [IRR (95% CI) = 1.53 (1.52-1.55)]. Compared with patients who did not have comorbidities, patients with comorbidities incurred $2184 (P < 0.001) greater total costs. Conclusion Comorbidities present a significant economic burden in patients with psoriasis.

Age-related changes in the composition of the cornified envelope in human skin. 2013

  • The main function of the epidermis is to protect us against a multitude of hostile attacks from the environment. Its main cell type, the keratinocytes have a sophisticated system of different proteins and lipids available to form the cornified envelope, which is responsible for the barrier function of the skin. During ageing, dramatic changes are taking place. Some proteins of the SPRR-, S100- and LCE3-family are massively up-regulated, whereas others like loricrin, filaggrin and the LCE1&2 protein families are significantly down-regulated. The latter ones are known to be under control of calcium and/or 'calcium response elements'. We were able to show that the calcium peak specific for the stratum granulosum, which is the site where loricrin and the LCE1&2 families are synthesized, is reduced during ageing. The resulting cornified envelope in old skin has an extensively changed composition on the molecular level compared to young skin. This knowledge is of critical importance to understand chronic wound formation and ulcers in old age.

"Molecular cloning, occurrence, and expression of a novel partially secreted protein "psoriasin" that is highly up-regulated in psoriatic skin. ":https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1940442

Metabolic changes in psoriatic skin under topical corticosteroid treatment

Inositoylated platelet-activating factor (Ino-C2-PAF) modulates dynamic lymphocyte-endothelial cell interactions and alleviates psoriasis-like skin...

Treatment with 8-MOP and UVA enhances MHC class I synthesis in RMA cells: preliminary results. -

Effect of intradermal injection of methionine-enkephalin on human skin.

Psoriasin binds calcium and is upregulated by calcium to levels that resemble those observed in normal skin. - PubMed -

Regulated proenkephalin expression in human skin and cultured skin cells. -

Myeloperoxidase modulates the phagocytic activity of polymorphonuclear neutrophil leukocytes. Studies with cells from a myeloperoxidase-deficient p... -

17beta-estradiol inhibits the production of RANTES in human keratinocytes. 2011

psoriasis and histamine

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Comments
2016-07-23T10:24:56 - Gianpiero Pescarmona

Psoriasi a placche, farmaco garantisce remissione quasi completa
tags: Anticorpi monoclonali, REMISSIONE , Interleuchina-17A, Ixekizumab , Psoriasi a placche
Psoriasi a placche, farmaco garantisce remissione quasi completa
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Sempre più vicini a un controllo efficace anche delle forme più severe di psoriasi a placche. Grazie a Ixekizumab, un farmaco in avanzata fase di sperimentazione, è oggi infatti possibile ottenere una remissione pressoché completa dei sintomi già entro le prime 12 settimane in circa l'80% dei casi, un successo terapeutico che, indicano gli studi più recenti, può essere mantenuto nel tempo. Le ultime indicazioni in tal senso arrivano dalla quinta edizione del congresso della Psoriasis International Network in cui fra l'altro sono stati presentati i risultati di tre studi di fase 3 recentemente apparsi anche sul New England Journal of Medicine e relativi complessivamente a oltre 3800 pazienti trattati con Ixekizumab, l'anticorpo monoclonale anti interleukina 17 messo a punto da Eli Lilly.

Si tratta degli studi UNCOVER-1, UNCOVER-2, e UNCOVER-3, ciascuno dei quali ha coinvolto rispettivamente 1296, 1224 e 1346 pazienti che sono stati randomizzati a ricevere il trattamento attivo o il placebo. Gli studi prevedevano una prima fase di 12 settimane in cui, dopo una dose iniziale di 160 mg venivano somministrati 80 mg ogni 2 o ogni 4 settimane. Dopo 12 settimane la percentuale di pazienti che aveva raggiunto un punteggio sPGA di 0 (nessuna lesione) o 1 (minime lesioni) erano rispettivamente dell'81,8% nel gruppo trattato ogni 2 settimane e del 76,4% in quello che riceveva il farmaco ogni 4 settimane; analogamente veniva raggiunto un PASI 75 rispettivamente dall'89,1 e dall'82,6% dei pazienti trattati con i due dosaggi (dati dello studio UNCOVER-1). Per avere un'idea dell'entità della risposta, le percentuali nel gruppo placebo erano rispettivamente del 3,2 e del 3.9%. Gli studi sono poi proseguiti fino a 60 settimane nel corso delle quali, negli studi UNCOVER-2 e UNCOVER-3, un gruppo di pazienti è stato assegnato alla terapia con etanercept.

I pazienti dello studio UNCOVER-3 trattati con ixekizumab hanno ricevuto una dose di farmaco ogni 4 settimane, mentre negli studi UNCOVER-1 e UNCOVER-2 i pazienti sono stati riassegnati in maniera randomizzata a riceve placebo o ixekizumab ogni 4 o ogni 12 settimane. I risultati a 60 settimane sono estremamente interessanti. Negli studi UNCOVER-1 e UNCOVER-2 i pazienti, trattati rispettivamente con il farmaco ogni 4 e ogni 12 settimane o con placebo, hanno mantenuto un punteggio sPGA di 0 o 1 rispettivamente nel 73,8, nel 39,0 e nel 7,0%. Inoltre, dopo 60 settimane di trattamento, il 76,5% dei pazienti ha raggiunto un PASI 90 (pelle sostanzialmente pulita) e oltre la della metà di essi ha raggiunto la completa risoluzione delle placche psoriasiche sulla pelle (PASI 100). Per quanto riguarda i pazienti dello studio UNCOVER-3, il 73% dei pazienti trattati con ixekizumab aveva mantenuto un punteggio sPGA di 0 o 1 e almeno l'80% aveva un PASI 75, mentre più della metà (55,3 per cento) ha raggiunto la completa risoluzione dei sintomi (PASI 100).

IL17RA

2015-03-23T22:55:55 - Gianpiero Pescarmona

DEFINITION

Psoriasis is a chronic, non-contagious autoimmune disease that affects the skin and joints. It commonly causes red, scaly patches to appear on the skin. The scaly patches caused by psoriasis, called psoriatic plaques, are areas of inflammation and excessive skin production.

Figure with caption
"Psoriasis: more than skin deep 2005":

DatabaseLink
The Diseases Database"URL":

Psoriasis
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|"OMIM":http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?db=OMIM|"URL":|

EPIDEMIOLOGY

age, sex, seasonality, etc

SYMPTOMS

DIAGNOSIS

histopathology
radiology
NMR
laboratory tests

PATHOGENESIS

PATIENT RISK FACTORS

Vascular

Papers psoriasis homocysteine

Genetic

Psoriasi associata a geni specifici
Tre diversi studi genomici hanno identificato varianti geniche e cascate associate ad un aumento del rischio di psoriasi. Tali studi suggeriscono che la fissurazione della normale barriera cutanea incrementi la suscettibilità alla psoriasi, e dimostrano l'importanza della regolazione della risposta immune nella malattia. La psoriasi è comunemente riconosciuta come malattia immunomediata caratterizzata da infiammazione che interessa articolazioni, cute ed unghie. La sua prevalenza varia dal due-cinque percento nelle popolazioni dell'Europa occidentale allo 0,1-0,3 percento in quelle dell'Asia dell'est. I sintomi più comuni della malattia comprendono un rash cutaneo arrossato e scaglioso, con prurito e desquamazione cutanea. La psoriasi è stata collegata a fattori ambientali, genetici ed immunologici. (Nat Genet online 2009, pubblicato il 25/1)

Deletion of the late cornified envelope LCE3B and LCE3C genes as a susceptibility factor for psoriasis. 2009

Deletion of LCE3C and LCE3B genes at PSORS4 does not contribute to Susceptibility to Psoriatic Arthritis in German patients 2009


Deletion of LCE3C and LCE3B is a susceptibility factor for psoriatic arthritis: a study in Spanish and Italian populations and meta-analysis. 2011

Meta-analysis confirms the LCE3C_LCE3B deletion as a risk factor for psoriasis in several ethnic groups and finds interaction with HLA-Cw6. 2011

J Invest Dermatol. 2011 May;131(5):1105-9. doi: 10.1038/jid.2010.350. Epub 2010 Nov 25.

Deletion of Late Cornified Envelope 3B and 3C genes is not associated with atopic dermatitis. 2010

Deletion of the late cornified envelope LCE3B and LCE3C genes as a susceptibility factor for psoriasis. 2009

DatabaseLink
WikigenesLCE3BLCE3C
GeneCards"LCE3C":"LCE3C":

Molecular cloning and characterization of a novel mouse epidermal differentiation gene and its promoter. 2001

  • The transcription factor E2F1 is an important regulator of cell proliferation, apoptosis, and differentiation. A novel mouse gene ( Eig3 ) was originally identified as up-regulated in E2F1-overexpressing keratinocytes by the rapid analysis of gene expression technique. An apparently full-length cDNA and a 2.8-kb genomic fragment containing the entire gene have been cloned. Sequence comparisons suggest that Eig3 is homologous to a human epidermal differentiation gene, XP5, and belongs to a family of at least 10 murine genes that are related to the small proline-rich genes involved in skin differentiation. Eig3 was expressed in adult mouse stomach and epidermis and overexpressed in keratinocytes transgenic for E2F1 or E2F4, but not in c-myc transgenics. Interestingly, Eig3 expression was highly increased in mouse skin papillomas but not in squamous carcinomas. Since there is no E2F consensus binding sequence in the promoter or first intron of Eig3, E2F regulation may be indire

Acquired

Hormonal

Genetic

Acquired

Pregnancy dependent improvement

Pregnancy is characterized by incresed production of estrogens and thyroid hormones

TISSUE SPECIFIC RISK FACTORS

anatomical (due its structure)

vascular (due to the local circulation)

physiopathological (due to tissue function and activity)

COMPLICATIONS

THERAPY

Il primo 'documento di consenso' sulle nuove terapie per la cura della psoriasi, in cui si analizzano e si spiegano i risultati ottenuti con l'uso dei farmaci biologici. Lo hanno messo a punto i maggiori dermatologi italiani, mettendo insieme le diverse esperienze cliniche, per focalizzare la strada migliore da percorrere. Il documento, pubblicato sulla rivista Dermatologic Therapy, è stato presentato ieri a Roma, presso la Sala degli Atti parlamentari, alla Biblioteca del Senato. "Questo documento - spiega Torello Lotti, direttore dell'unità ospedaliera complessa dermatologica dell'università degli Studi di Firenze e Associate Editor della rivista Dermatologic Therapy - ha un'importante valenza scientifica. Si tratta infatti del primo studio sulla fisiologicità del meccanismo d'azione dei farmaci biologici nella cura della psoriasi. Ed è corredato, per la prima volta, da una casistica reale dell'incidenza della malattia e dell'approccio clinico". Il documento, inoltre, mette in chiaro, spiega l'esperto che "non tutti i farmaci biologici sono uguali". L'attenzione è stata focalizzata, in particolare, sulla classe dei TNF antagonisti, analizzando la tossicità di organo e la capacità di mantenere l'efficacia nel tempo, anche nella terapia 'intermittente'. In particolare Lotti ha spiegato l'azione fisiologica della molecola etanercept che è progressiva e non aggressiva contro il TNF. E ciò offre maggiori garanzie per quanto riguarda la sicurezza del farmaco.

Cutaneous manifestations of endocrine disorders: a guide for dermatologists.

Decreased mRNA levels of retinoic acid receptor alpha, retinoid X receptor alpha and thyroid hormone receptor alpha in lesional psoriatic skin.

Vitamin D receptor ablation alters skin architecture and homeostasis of dendritic epidermal T cells. 2005

Psoriasis and Altered Calcium Metabolism: Downregulated Capacitative Calcium Influx and Defective Calcium-Mediated Cell Signaling in Cultured Psoriatic Keratinocytes 2007

Vitamin D receptor gene polymorphisms, particularly the novel A-1012G promoter polymorphism, are associated with vitamin D3 responsiveness and non-familial susceptibility in psoriasis. 2005

Le cause della psoriasi

Le cause di questa malattia sono ancora oggi sconosciute. Partendo dall’esistenza, ormai ampiamente documentata di fattori ereditari, o comunque genetici, si sta facendo strada tra gli studiosi una teoria, ancora da confermare, riguardo l’eziopatogenesi (l'origine e i meccanismi determinanti la patologia), secondo la quale infezioni di tipo virale, attiverebbero i geni in causa (circa una ventina), con successiva stimolazione dell’attività dei cheratinociti e manifestazione della sintomatologia; altro meccanismo ipotizzato porterebbe ad una destabilizzazione del sistema immunitario di difesa, che non essendo più in grado di riconoscere alcune cellule dell’organismo, diventerebbero incapace di mantenere sopita la patologia latente. Questo suggerirebbe una natura autoimmune della psoriasi.
Fino ad oggi, quindi, non possiamo parlare di vere e proprie cause ma di fattori scatenanti. Consideriamone alcuni.

*Fattori emotivi stressanti: sono ritenuti importanti nel condizionare la storia della malattia. Negli individui predisposti qualsiasi evento psicoemotivo di un certo rilievo può peggiorare la malattia o addirittura renderne manifesti i sintomi, fino ad allora sopiti.

Traumatismi: meccanici (abrasioni, grattamenti, iniezioni, punture d’insetto, tatuaggi e così via), fisici (basse temperature), chimici (contatto con sostanze irritative) o di altra natura, sono riconosciuti come responsabili del "fenomeno di Koebner", ossia della comparsa di lesioni psoriasiche, anche a distanza di tempo, su cute apparentemente sana. In genere il sole e il clima caldo migliorano la psoriasi, talvolta però si assiste a peggioramenti, a seguito dell’esposizione ai raggi ultravioletti, soprattutto in soggetti fotosensibili con pelle chiara.

Farmaci quali litio (antidepressivo), beta-bloccanti (antiipertensivi), antimalarici, l'indometacina, salicilati, composti iodati possono agire da fattori scatenanti, mentre gli steroidi assunti per via sistemica o locale possono indurre una eruzione psoriasica acuta al momento della sospensione o riduzione del dosaggio.

Fattori ormonali: la comparsa di psoriasi o una sua esacerbazione sono state riscontrate in corrispondenza di fasi particolari della vita dell’individuo, come la pubertà e la menopausa, prospettando così un rapporto con il decorso della malattia.

Disordini metabolici: uno stato di ipocalcemia (carenza di calcio nel sangue) determinato da diverse cause, compresa la dialisi, è spesso considerato fattore di peggioramento della psoriasi.

Alimentazione e stili di vita: anche se non è ancora stata dimostrata sicuramente una relazione diretta di alcol e fumo con lo scatenamento della psoriasi, i pazienti affetti da forme gravi di malattia sono spesso consumatori di bevande alcoliche e forti fumatori, inoltre seguono una dieta particolarmente ricca di proteine di origine animale

Role of Cadherins in Psoriasis

OMIM data on Psoriasis

OMIM data on Cadherin

Psoriasi: distrofia ungueale predice artrite psoriatica

Meno del 10 percento dei pazienti con psoriasi sviluppa artrite psoriatica nell'arco della vita: i fattori predittivi della comparsa di questa complicazione a livello clinico comprendono il coinvolgimento di unghie, cuoio capelluto e zona perianale. Ciò è stato accertato tramite uno studio retrospettivo, e quindi non sono stati inclusi i casi di artrite clinicamente non rilevati che non sono mai giunti all'attenzione del medico oppure in cui l'artrite non è mai stata ricercata. Il solo modo di definire la vera incidenza dell'artrite psoriatica nei pazienti con psoriasi è lo screening prospettico continuo di tutti i casi di artrite infiammatoria per diversi anni. Bisogna comunque tenere conto del fatto che l'interessamento di alcune zone è predittivo della comparsa dell'artrite, ed in caso è opportuno richiedere una visita reumatologica. (Arthritis Rheum 2009; 61: 233-9)

Psoriasi, diabete ed ipertensione
La psoriasi è indipendentemente connessa ad un aumento del rischio di diabete ed ipertensione. Recenti studi indicano che la psoriasi e' associata ad un aumento del rischio di comorbidita' e mortalita'. L'infiammazione sistemica e l'incremento della prevalenza di fattori malsani relativi allo stile di vita che si osservano in questa malattia sono stati indipendentemente associati ad obesita', insulinoresistenza ed ad un profilo di rischio cardiovascolare sfavorevole. Sono necessari ulteriori studi per accertare se il trattamento della psoriasi possa ridurre il rischio di diabete o ipertensione, ma questi dati illustrano comunque l'importanza del considerare la psoriasi una malattia sistemica piuttosto che un semplice disordine cutaneo. La ricerca dovra' ora puntare ad una più profonda comprensione


Incidence of psoriasis and association with comorbidities in Italy: A 5-year observational study from a national primary care database

European Journal of Dermatology. Volume 1, Number 1, October 2008, Clinical report

Summary : An observational study was conducted to estimate the incidence of psoriasis in Italy, as well as the utilization of healthcare resources and the association with selected comorbidities in psoriasis patients. The data source was the Health Search/Thales Database, containing computer-based patient records from over 900 primary care physicians (PCPs) throughout Italy. The study cohort comprised all adults receiving a first-ever diagnosis of psoriasis during the years 2001-2005. From a total sample of 511,532 individuals, the incidence of psoriasis was 2.30-3.21 cases per 1,000 person-years. Psoriatic arthritis was present in 8% of psoriasis patients. The comparison with matched controls showed that psoriasis patients were more likely to have comorbidities (e.g., chronic bronchitis, chronic ischemic heart disease, obesity and diabetes mellitus) and to undergo PCP visits and hospitalizations, and to refer for specialist visits. The use of non-steroidal anti-inflammatory drugs appeared to be significantly more prevalent in patients as compared to controls. Topical therapy with corticosteroids and non-steroidal preparations accounted for 45.3% and 47.2% of all cases, respectively. Only a minority of cases used systemic immunosuppressive drugs or acitretin. The incidence rate of psoriasis in our study was particularly high and might reflect an overestimation by PCPs. Our results show the association between psoriasis and multiple comorbidities.

J Eur Acad Dermatol Venereol. 2010 Jun 17. [Epub ahead of print]
Economic burden of comorbidities in patients with psoriasis is substantial.

  • Abstract Background Psoriasis is frequently associated with comorbidities. Objective To estimate the incremental economic burden associated with comorbidities in patients with psoriasis, accounting for psoriasis severity. Methods Patients continuously enrolled >/= 6 months after a randomly selected psoriasis diagnosis date were selected from the Ingenix Impact National Managed Care Database (1999-2004). Comorbidities identified during the 6-month study included: psoriatic arthritis, cardiovascular disease, depression, diabetes, hyperlipidemia, hypertension, obesity, cerebrovascular diseases and peripheral vascular disease. Resource utilization and costs during the 6-month follow-up period were compared for patients with >/= 1 comorbidity vs. those without and for patients with a specific comorbidity vs. those without. Adjusted incidence rate ratios (IRRs) and odds ratios (ORs) were estimated for resource utilization using negative binomial and logistic regression models, respectively. Adjusted incremental costs associated with comorbidities were reported using general linear models with log-link and gamma distributions or two-part models. Models controlled for age, sex and psoriasis severity. Results A total of 114 512 patients were included; 51% had >/= 1 comorbidity. Hyperlipidemia (27%) and hypertension (25%) were most prevalent. Patients with comorbidities were more likely to experience urgent care [OR (95% confidence interval (CI)) = 1.58 (1.51-1.65)] than patients without comorbidities. They also had significantly greater hospitalization rates [IRR (95% CI) = 2.27 (2.13-2.42)] and outpatient visits [IRR (95% CI) = 1.53 (1.52-1.55)]. Compared with patients who did not have comorbidities, patients with comorbidities incurred $2184 (P < 0.001) greater total costs. Conclusion Comorbidities present a

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2015-03-23T00:02:00 - Gianpiero Pescarmona

Nature 2009

2013-11-18T00:03:55 - Gianpiero Pescarmona

Ipertensione, betabloccanti e rischio di psoriasi: un legame confermato
Categoria: Clinica Ultima modifica il Martedì, 08 Luglio 2014 15:40 Nelle donne anziane ipertese una terapia prolungata con betabloccanti aumenta il rischio di sviluppare psoriasi. Lo sostengono gli autori del Nurses’ Health Study pubblicato su Jama Dermatology. Confrontate con donne normotese le pazienti con ipertensione presente da 6 anni o più hanno un rischio maggiore di sviluppare psoriasi (HR 1.27). In particolare, il rischio aumenta in relazione all’uso di betabloccanti: nell’analisi multivariata l’HR di psoriasi in donne che usano betabloccanti da 1-2 anni è di 1.11, di 1.06 per un uso che si prolunga per 3-5 anni e sale a 1.39 quando associato all’assunzione protratta per 6 anni o più (p =0.009). Non si segnalano invece incrementi di rischio quando la terapia antipertensiva prevede la prescrizione di altre classi farmacologiche.
Questa correlazione sembra quindi suggerire la necessità di una particolare attenzione allo screening per la psoriasi in pazienti che da lungo tempo sono in terapia con betaboccanti. È comunque auspicabile, sottolineano gli autori, proseguire gli studi sull’argomento in modo da chiarire i meccanismi biologici che stano alla base di questa associazione. È noto da tempo che la psoriasi non può considerarsi una malattia di stretta pertinenza dermatologica ma va piuttosto definita come malattia sistemica correlata ad un aumentato rischio di infarto cardiaco, ipertensione e diabete di tipo 2. Il link tra psoriasi e ipertensione, proseguono i ricercatori, è biologicamente plausibile in quanto le due condizioni patologiche condividono alcuni meccanismi di tipo flogistico.

Hypertension, Antihypertensive Medication Use, and Risk of Psoriasis. 2014

Psoriasi, verso la standardizzazione diagnosi e personalizzazione della cura

Creating Stellar Support Services for Psoriasis Patients

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Patient Support Services are a significant part of the patient experience when using pharmaceutical agents for debilitating diseases. These include the helpful information, refill reminders and support that are visible to the patient, as well as the behind-the-scenes services that support the healthcare provider (HCP) and enable rapid delivery of the treatment. Psoriasis is a chronic condition characterized by red, itchy patches of skin. The disease spectrum ranges from a mild nuisance to a disabling condition, especially in patients who also develop arthritis. The focus of this Challenge is to identify how to create an innovative and best-in-class patient support service experience for a new product that serves the psoriasis patient market.

This is an Ideation Challenge with a guaranteed award for at least one submitted solution.
Challenge 9933531
Deadline: March 03, 2014; 11:59 PM EST
Reward: $15,000

Creating Stellar Support Services for Psoriasis Patients

TAGS:
Life Sciences, Business/Entrepreneurship, Ideation
AWARD: $15,000 USD | DEADLINE: 3/03/14 | ACTIVE SOLVERS: 51 | POSTED: 2/14/14
Patient Support Services are a significant part of the patient experience when using pharmaceutical agents for debilitating diseases. These include the helpful information, refill reminders and support that are visible to the patient, as well as the behind-the-scenes services that support the healthcare provider (HCP) and enable rapid delivery of the treatment. Psoriasis is a chronic condition characterized by red, itchy patches of skin. The disease spectrum ranges from a mild nuisance to a disabling condition, especially in patients who also develop arthritis. The focus of this Challenge is to identify how to create an innovative and best-in-class patient support service experience for a new product that serves the psoriasis patient market.

This is an Ideation Challenge with a guaranteed award for at least one submitted solution.

Submissions to this Challenge must be received by 11:59 PM (US Eastern Time) on March 3, 2014.

Late submissions will not be considered.

Source: InnoCentive Challenge ID: 9933531


Challenge Overview
Patient Support Services are a broad suite of patient oriented services that provide education and communication, reimbursement and financial services, customer service and clinical support, product administration training tools, and compliance and adherence support, among other services. The aim is to provide the patient with a seamless process for obtaining and adhering to medication. It is also important to provide surrounding services so that patients are educated on the disease state and can have their questions answered about their disease state and medication. These services are often delivered directly to the patient but must also be complementary to the patient/provider (and office staff) relationship and not create additional barriers for use by these stakeholders. Solutions should take into account the ease of use and the burden put on the patient and HCP office staff. The Seeker desires a solution that describes a series of offerings to help a psoriasis patient negotiate the treatment journey.

This is an Accelerated Ideation Challenge with a guaranteed award for at least one submitted solution. There are several unique features:

Posting period of 18 days.
There is a guaranteed early award. A guaranteed award of $3,000 for the best submission received in the first 9 days of the posting period.
There is a guaranteed final award. The awards will be paid to the best submission(s) as solely determined by the Seeker. The total payout will be $12,000, with at least one award being no smaller than $5,000 and no award being smaller than $2,000 – winner of the initial award also eligible.
Submission forwarding occurs during the Challenge. Since submissions will be forwarded to the Seeker throughout the Challenge, please make sure you upload only a finished proposal. You can submit an updated version of your proposal only as a new submission. If you submit an updated version of your proposal, please clearly indicate the new items and/or edits compared to your previous submission. This will allow the Seeker to quickly find the new information and determine how it improves your submission.
The Solvers are not required to transfer exclusive intellectual property rights to the Seeker. Rather, by submitting a proposal, the Solvers grants to the Seeker a royalty-free, perpetual, and non-exclusive license to use any information included in this proposal, including for promotional purposes.
The Seeker will complete the review process and make a decision with regards to the Winning Solution(s). All Solvers that submit a proposal will be notified on the status of their submissions; however, no detailed evaluation of individual submissions will be provided.

2009-10-25T17:44:55 - Gianpiero Pescarmona

Psoriasi, etanercept due volte a settimana

Nel trattamento iniziale di pazienti con psoriasi e artrite psoriasica, la somministrazione di etanercept due volte, anziché una volta, la settimana determina una scomparsa più rapida delle lesioni cutanee. A definirlo è uno studio pubblicato su British Medical Journal che ha, inoltre, consentito di evidenziare che il regime standard (50 mg una volta la settimana) risulta, invece, soddisfacente nella cura di sintomi reumatici a carico di legamenti e tendini. L'indagine multicentrica, che ha visto coinvolte 98 strutture sanitarie di Paesi europei, latino-americani e asiatici, ha riguardato oltre 750 individui con psoriasi e artrite psoriasica, diagnosticate da dermatologo e reumatologo, rispettivamente. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere, per 12 settimane, iniezioni sottocutanee di 50 mg di etanercept due volte (gruppo 1) oppure una volta (gruppo 2) la settimana. In breve, una maggiore percentuale di individui del gruppo 1, rispetto al gruppo 2, ha raggiunto la risoluzione completa o quasi delle lesioni cutanee (46% vs 32 %, rispettivamente). Miglioramento dei parametri di severità dell'artrite psoriasica e profilo di sicurezza del farmaco sono, invece, apparsi paragonabili per i due gruppi. (L.A.)

BMJ. 2010 Feb 2;340:c147

La psoriasi spesso e' male accompagnata

Negli psoriasici vi e' un'elevata incidenza di altre comorbidita'. La conferma arriva da un'indagine appena pubblicata su Journal of Dermatology. Nawaf Al-Mutairi del Department of Dermatology and Venereology, Ahmadi Hospital in Kuwait, ha condotto uno studio caso-controllo allo scopo di confrontare la prevalenza di alcune patologie in oltre 1.800 pazienti psoriasici con quella riscontrata in individui non affetti da questa malattia. Gli autori hanno registrato una percentuale pari al 92,8%, di casi lievi e moderati della malattia e solo del 7% di psoriasi severa. Gli psoriasici erano piu' frequentemente fumatori rispetto ai controlli (51,34% vs 32,51%, rispettivamente). Nelle forme lievi-moderate, in quelle severe e nei controlli, l'incidenza di determinate condizioni patologiche e' risultata significativamente differente. In particolare, per l'artrite infiammatoria si e' osservata una percentuale del 20%, 31% e 10,68%; per patologie coronariche del 4,1%, 8,35% e 1,42%; condizioni di obesita' del 32,5%, 41% e 17%; diabete di tipo 2 del 37,4%, 41% e 16%; ipertensione del 32%, 40,3% e 11,55%; dislipidemia pari al 14,1%, 22,48% e 4,96%; sindrome metabolica del 16%, 26,35% e 6,76%; Copd del 5,36%, 6,98% e 4,03%; cancro pari allo 0,3%, 1,55% e 0,16%. (L.A.)

Journal of Dermatology 2010, 37, 2, 146 - 155

Expert Opin Ther Targets. 2006 Jun;10(3):459-70.Click here to read Links
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STAT3: a potential therapeutic target in dendritic cells for the induction of transplant tolerance.2009
Barton BE.

Division of Urology, Department of Surgery, University of Medicine & Dentistry of New Jersey, New Jersey Medical School, Newark, NJ 07103, USA. bartonbe@umdnj.edu

Dendritic cells (DCs) control the segue from innate to adaptive immunity. Moreover, depending upon their milieu, DCs can either induce or inhibit immune responses. Whether DCs are immune stimulatory or tolerogenic apparently rests with whether or not the DCs express activated signal transducer and activator of transcription-3 (STAT3), the transcription factor induced by IL-6-like cytokines and IL-10. DCs expressing activated STAT3 produce less IL-12, which results in less effector T cell development. Moreover, DCs expressing activated STAT3 also express the tryptophan-catabolising enzyme indoleamine 2,3-dioxygenase. The kynurenine products of tryptophan catabolism induce T cell apoptosis; this area is of major interest to researchers working on tolerogenic DCs. In various disease models ranging from tumours to autoimmune diseases, administration of STAT3-activating cytokines resulted in attenuation of immune responses. Other corroborating evidence was obtained using conditional STAT3-deficient mice, or mice defective in cytokine signalling. Thus, persistently activating STAT3 in DCs may be a feasible strategy for controlling allograft rejection.

Cloning and analysis of a murine PIAS family member, PIASgamma, in developing skin and neurons. 2000

J Biol Chem. 2006 Sep 1;281(35):25850-66. Epub 2006 Jun 30.Click here to read Links
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The interaction of Piasy with Trim32, an E3-ubiquitin ligase mutated in limb-girdle muscular dystrophy type 2H, promotes Piasy degradation and regulates UVB-induced keratinocyte apoptosis through NFkappaB.
Albor A, El-Hizawi S, Horn EJ, Laederich M, Frosk P, Wrogemann K, Kulesz-Martin M.

Department of Dermatology and Program in Cell and Molecular Biology, Oregon Health and Science University, Portland, Oregon 97239, USA. albora@ohsu.edu

Protein inhibitors of activated STATs (PIAS) family members are ubiquitin-protein isopeptide ligase-small ubiquitin-like modifier ligases for diverse transcription factors. However, the regulation of PIAS protein activity in cells is poorly understood. Previously, we reported that expression of Trim32, a RING domain ubiquitin-protein isopeptide ligase-ubiquitin ligase mutated in human limb-girdle muscular dystrophy type 2H (LGMD2H) and Bardet-Biedl syndrome, is elevated during mouse skin carcinogenesis, protecting keratinocytes from apoptosis induced by UVB and tumor necrosis factor-alpha (TNFalpha). Here we report that Trim32 interacts with Piasy and promotes Piasy ubiquitination and degradation. Ubiquitination of Piasy by Trim32 could be reproduced in vitro using purified components. Their interaction was induced by treatment with UVB/TNFalpha and involved redistribution of Piasy from the nucleus to the cytoplasm, where it accumulated in cytoplasmic granules that colocalized with Trim32. Piasy destabilization and ubiquitination required an intact RING domain in Trim32. The LGMD2H-associated missense point mutation prevented Trim32 binding to Piasy, and human Piasy failed to colocalize with human Trim32 in fibroblasts isolated from an LGMD2H patient. Trim32 expression increased the transcriptional activity of NFkappaB in epidermal keratinocytes, both under basal treatment and after UVB/TNFalpha treatment. Conversely, Piasy inhibited NFkappaB activity under the same conditions and sensitized keratinocytes to apoptosis induced by TNFalpha and UVB. Our results indicate that, by controlling Piasy stability, Trim32 regulates UVB-induced keratinocyte apoptosis through induction of NFkappaB and suggests loss of function of Trim32 in LGMD2H.

J Dermatol Sci. 2001 Apr;25(3):189-97.Click here to read Links

Effect of high population density environment on skin barrier function in mice.
Aioi A, Okuda M, Matsui M, Tonogaito H, Hamada K.

Biochemistry Laboratory, Pias Co. Ltd., 1-3-1 Murotani Nishi-ku, 6512241, Kobe, Japan. jdd03257@nifty.ne.jp

Previous reports have demonstrated that stressful stimuli markedly influenced physiological conditions and homeostasis. In this study, we examined the influence of high population density environment on barrier function and water retention property of skin in mice. Overcrowding stress induced dramatic body weight reduction and significant increase in adrenal gland weight. Macroscopic skin appearance showed moderate exfoliation and slight wrinkle formation in the stress group. Moreover epidermis hyperplasia not concomitant with inflammatory reactions such as infiltration of immunocytes and vasodilation was observed in the skin from the stress group. Skin surface conductance in the stress group was significantly lower than in the control group. On the other hand, transepidermal water loss in the stress group increased significantly, compared to the control group. Moreover, transdermal penetration of indomethacin and nicotinic acid amide was enhanced significantly. These results suggest that overcrowding stress induced impairment of barrier function and water retention property. To elucidate the mechanism of overcrowding stress-induce dry skin, contents of ceramide and pyrrolidone carboxylic acid, which are the important compounds contributing to those functions were evaluated. Both of them in stratum corneum declined significantly in the stress group. Taken together, these results demonstrate that overcrowding stress induced dry skin, and that the impairment of barrier function and water retention property correlated with decrease in ceramide and pyrrolidone carboxylic acid.

Lab Invest. 2005 Jan;85(1):109-23.
Small proline-rich proteins 2 are noncoordinately upregulated by IL-6/STAT3 signaling after bile duct ligation.
Nozaki I, Lunz JG 3rd, Specht S, Stolz DB, Taguchi K, Subbotin VM, Murase N, Demetris AJ.

Thomas E Starzl Transplantation Institute, Divisions of Transplantation, University of Pittsburgh Medical Center, Pittsburgh, PA, USA.
Small proline-rich proteins 2 (SPRR2) are coordinately expressed with other epidermal differential complex (EDC) genes in the skin. They function as crosslinking proteins that form bridges between other proteins that comprise the cornified cell envelope, which is the major barrier against the environment. IL-6 is invariably produced at sites of biliary tract injury and IL-6-deficient (IL-6(-/-)) mice show impaired barrier function after bile duct ligation (BDL). Screening microarray analysis identified noncoordinate expression of SPRR2 as a candidate gene that is: (a) expressed in biliary epithelial cells (BEC); (b) IL-6 responsive; and © potentially related to biliary barrier function.

Recurrent cholestatic jaundice associated with generalized pustular psoriasis: evidence for a neutrophilic cholangitis. 2000

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