Albumin
Proteins

Author: annalisa troiano
Date: 14/02/2010

Description

DEFINITION

zzz A short protein description with the molecular wheight, isoforms, etc...
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DatabaseLink
WikigenesALB
GeneCards"URL":

CHEMICAL STRUCTURE AND IMAGES

When relevant for the function

  • Primary structure
  • Secondary structure
  • Tertiary structure
  • Quaternary structure


Protein Aminoacids Percentage
The Protein Aminoacids Percentage gives useful information on the local environment and the metabolic status of the cell (starvation, lack of essential AA, hypoxia)

Model (Width 600 px)

SYNTHESIS AND TURNOVER

mRNA synthesis
protein synthesis
post-translational modifications
degradation

CELLULAR FUNCTIONS

cellular localization,
biological function

  • Enzymes
  • Cell signaling and Ligand transport
  • Structural proteins

REGULATION

DIAGNOSTIC USE

THERAPEUTIC USE

CARATTERISTICHE GENERALI:
L'albumina E’ una proteina di 69.000 daltons, prodotta dal fegato e veicolata in circolo, che deve il suo nome all’albume di uovo, che ne E ricco. Il normale intervallo di valori della concentrazione di albumina nel corpo umano va da 3.5 a 5.0 g/dL, e costituisce circa il 60% di tutte le proteine del plasma. Essa e' essenziale per regolare e mantenere la pressione oncotica del plasma, ovvero la pressione osmotica necessaria alla corretta distribuzione dei liquidi corporei nei compartimenti intervascolari.

Un solo grammo di albumina,infatti, puo' richiamare nel torrente circolatorio diciotto grammi di acqua; per questo motivo si tratta di una sostanza fondamentale per il mantenimento della normale pressione oncotica del plasma. Se nel sangue circola troppa albumina il suo volume aumenta esageratamente, sovraccaricando l'intero sistema cardiocircolatoro. Al contrario, quando le concentrazioni plasmatiche di albumina si abbassano, l'acqua diffonde nello spazio interstiziale (presente tra una cellula e l'altra).Oltre a regolare la pressione oncotica, l'albumina funge da "carrier aspecifico"; questa proteina e' infatti in grado di legare a s e veicolare nel plasma numerose sostanze, come gli acidi grassi liberi, gli ormoni steroidei, la bilirubina, alcuni farmaci e determinate vitamine .In condizioni di necessita' l'albumina puo'inoltre essere utilizzata dai tessuti come fonte di aminoacidi per coprire il fabbisogno nutrizionale delle cellule. Tra le funzioni dell'albumina rientrano quindi:
mantenere la pressione oncotica
trasportare gli ormoni della tiroide
trasportare gli altri ormoni, in particolare quelli solubili nei grassi (liposolubili)
trasportare gli acidi grassi
trasportare la bilirubina non coniugata
trasportare molti farmaci
legarsi competitivamente agli ioni calcio (Ca2+)
tamponare il pH
h4. Albumin: a multi-purpose carrier

Per quanto riguarda le cause principali di carenza di albumina troviamo:
cirrosi del fegato (e' la causa piu' comune)
diminuita produzione (come nel caso della denutrizione)
eccesso di secrezione dei reni (come nelle nefriti)
eccesso di secrezione nell'intestino (enteropatia, malassorbimento sindromi diarroiche) .

UTILIZZO ALBUMINA NELLA PRATICA CLINICA:
Le evidenze cliniche dimostrano che l’albumina e' spesso impiegata in due gruppi di condizioni patologiche:
Condizioni acute nelle quali e' necessaria l’espansione volemica e il mantenimento della portata:ipotensione acuta da perdita di sangue intero, plasma o liquidi, emorragie, ustioni, interventi chirurgici maggiori, traumi.
Condizioni croniche a bassa albuminemia: cirrosi epatica in fase avanzata, sindrome nefrosica,malnutrizione.

In entrambi i gruppi il razionale per l’uso dell’albumina e' costituito dalla sua azione sulla pressione oncotica e sull’espansione volumetrica e dalla sua funzione regolatoria sull’equilibrio acido-base. Non e' ancora chiaro se vi sia un livello soglia di concentrazione di albumina al di sotto della quale la sua funzione oncotica venga compromessa in modo rilevante ma vi e' tuttavia consenso sul fatto che l'attivita' oncotica si mantenga ai livelli fisiologici quando i valori di albumina sono maggiori di 2g/dL e quelli delle proteine totali maggiori di 3.5g/dL. Il tempo di emivita plasmatico dell'albumina endogena nell'individuo sano E’ di circa tre settimane,mentre quello dell’albumina emoderivata E’ di sole 12-16 ore ed E’ soggetta a notevole riduzione in presenza di condizioni di aumentata permeabilitA’ capillare.E’ opportuno precisare che l’ipoalbuminemia, di per se, non E’ una condizione che giustifichi l’impiego terapeutico di albumina. Sono state delineate le indicazioni all’impiego dell’albumina basandosi sulle prove di efficacia reperite in letteratura:
Condizioni patologiche per le quali l’impiego di albumina viene ritenuto appropriato e di prima scelta:

Paracentesi per volumi di liquido rimosso maggiori di 4L
Plasmaferesi
Peritonite batterica spontanea associando l’albumina ad una corretta terapia antibiotica- 1.5g/kg alla diagnosi e 3.0g/Kg in terza giornata
Sindrome epatorenale associando vasocostrittori
Trapianto epatico con albuminemia inferiore a 2.5g/dL, ematocrito maggiore del 30% e pressione dei capillari polmonari inferiore a 12mmHg

Condizioni patologiche per le quali l’impiego di albumina E’ ritenuto appropriato ma solo seconda o terza scelta :

InstabilitA’ emodinamica da shock dopo adeguata infusione di cristalloidi e colloidi, quando E’ necessaria la restrizione di sodio o quando vi sia presente una documentata sensibilizzazione del paziente ai colloidi non proteici.
Interventi di chirurgia maggiore quali resezioni del fegato (piu del 40%) ed ampie resezioni intestinali
Interventi di cardiochirurgia solo come terza scelta
Ustioni che interessino piu del 50% della superficie corporea avvenute 24 ore prima dell’inizio della
terapia e con valore di albuminemia inferiore ai 2g/dL.
Cirrosi epatica con ascite refrattaria in pazienti non altrimenti trattabili e non responsivi ai diuretici

Condizioni nelle quali l’uso di albumina non E’ appropriato:
Albuminemia > 2.0g/dL
Ischemia celebrale
Ascite responsiva ai diuretici
Pancreatite acuta o cronica
Dialisi
Sindrome nefrosica
Ipoalbuminemia in assenza di edemi e ipotensione acuta
Cicatrizzazione delle ferite
Ustioni nelle prime 24 ore
Enteropatie protido- disperdenti e malassorbimento
Iponutrizione se non coesistano tutte le 4 condizioni precedentemente indicate
Mobilizzazione ascite.

REAZIONI AVVERSE:
Le reazioni avverse dovute all’infusione di albumina sono piuttosto rare e comprendono manifestazioni di tipo allergico con febbre, brividi, nausea, vomito, orticaria, ipotensione, aumento della salivazione, effetti sul respiro e sulla frequenza cardiaca.
L’infusione molto rapida (20/50mL al minuto) puO’causare una rapida caduta della pressione arteriosa e indurre uno scompenso cardiaco congestizio in pazienti anziani o a rischio di insufficienza cardiaca congestizia. Per questo motivo l’infusione di albumina dovrebbe essere accompagnata da un attento monitoraggio delle condizioni cliniche.

EFFETTO NEURIPROTETTIVO DELL'ALBUMINA AD ALTE DOSI:
Lo studio ALIAS ( ALbumin in Acute Stroke ), coordinato da Ricercatori dell’University of Miami, ha evidenziato che la terapia con Albumina ad alto dosaggio sembra esercitare un effetto neuroprotettivo nell’ictus ischemico acuto.
Un totale di 82 soggetti con ictus ischemico acuto ( punteggio alla scala NIHSS di 6 o superiore ) E’ stato trattato con Albumina umana 25%, iniziando entro 16 ore dall’insorgenza dell’ictus. Sono stati valutati 6 successivi dosaggi di Albumina da 0.34 a 2.05g/kg. Quarantadue pazienti hanno anche ricevuto un dosaggio standard di tPA ( tissue Plasminogen Activator). Gli outcome di efficacia erano valutati a 3 mesi. E’ stato confrontato il dosaggio nel range 1.37-2.05g/kg di Albumina ( ritenuto terapeutico ) con il dosaggio nel range 0.34-1.03g/kg ( ritenuto sotto-terapeutico ).
La probabilitA’ di outcome favorevole ( definito come punteggio da 0 a 1 nella Rankin Scale modificata , oppure punteggio da 0 a 1 nella scala NIHSS, a 3 mesi ) E’ risultata dell’81% maggiore nel gruppo trattato con dosaggio di Albumina nel range 1.37-2.05g/kg rispetto al gruppo trattato con dosaggio di Albumina nel range 0.34-1.03g/kg ( rischio relativo, RR = 1.81 ). I soggetti trattati con tPA, che avevano ricevuto il piu’ alto dosaggio di Albumina,inoltre, presentavano una probabilitA’ 3 volte maggiore di raggiungere un outcome favorevole rispetto ai soggetti trattati con il dosaggio piu’ basso di Albumina. Questo sta ad indicare un effetto sinergico tra tPA ed Albumina.
I dati dello studio pilota ALIAS hanno indicato che la terapia con Albumina ad alto dosaggio puO’esercitare effetti neuroprotettivi dopo ictus ischemico. ( Xagena_2006 )

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