L'Autore
prof Gian Piero Pescarmona, già Ordinario di Biochimica Clinica presso l’Università di Torino
Obiettivo salute nell'anziano
Tanti sintomi/malattie (dolori, insonnia, diabete, ipertensione, stanchezza, perdita di memoria a breve, stipsi, demenza, eccetera)
Ma ha senso avere tante cure diverse, una politerapia ogni giorno più aggressiva e pericolosa?
Non è che da una o poche cause derivano tutti i sintomi?
Come facciamo a identificare i fattori di rischio per le malattie?
Fattori genetici
Se noi guardiamo con attenzione vediamo che ci sono persone che non si ammalano mai e ci sono persone che collezionano le malattie. A volte famiglie che collezionano le malattie, e famiglie in cui nessuno si ammala mai.
Questo ci dice che è vero che ci sono fattori genetici che definiscono i limiti delle nostre prestazioni. (MTHFR, Colesterolo)
Fattori ambientali
Ma altri fattori: la dieta, lo stress, l’esercizio fisico, l’ambiente in cui si abita o si lavora,e soprattutto l’età ci rendono di fatto diversi e più imprevedibili di quanto la solo genetica potrebbe spiegare.
Con l’età più facilmente si aumenta di peso, si è più stanchi, si dorme di meno, si perde la memoria, si hanno più malattie infettive, e il cervello non funziona più così bene.
La risposta standard è l’uso di medicine specifiche per la malattia/sintomo.
Non è così inconsueto avere ansia, ipertensione, insonnia, sovrappeso e così via. Si prendono tante medicine quanto basta: le politerapie sono una delle sciagure della nostra medicina.
Dobbiamo domandarci allora se non sia meglio un approccio più globale alla cura della nostra salute che cerchi di identificare e correggere i difetti di base del nostro metabolismo e non i singoli sintomi.
Partendo come esempio da quello che succede con l’età, il cui aumento è correlato positivamente con l’aumento degli acciacchi.
E allora quali sono le cose che dobbiamo controllare nella nostra macchina?
Fondamentalmente la produzione di energia, che dipende da un corretto apporto di ossigeno con la respirazione e di cibo con la nutrizione. Comburente e combustibile per la nostra macchina, ma anche il motore del metabolismo ossidativo (il mitocondrio), deve essere controllato nei suoi componenti.
L’assunto è che se io riesco a produrre energia come un bambino, io sarò sano come un bambino. È chiaro che ci sarà qualche differenza ma fondamentalmente se io riesco ad avere il metabolismo di un giovane le mie possibilità di ammalarmi diminuiscono nettamente.
Primo criterio che guida la scelta delle sostanze che proponiamo è che siano utili per il metabolismo energetico di base del nostro organismo
Cosa significa questo?
La base di tutto è la produzione di energia, che il nostro corpo produce bruciando con
l’ossigeno tutti gli alimenti. La misura più corretta è il matabolismo basale effettuato con la calorimetria indiretta (BMR), che, se associato all’eliminazione urinaria dell’urea nelle 24 ore precedenti il test, ci permette di dire quale è la percentuale di carboidrati, grassi e proteine che brucia il nostro corpo.
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Come si vede dal grafico il BMR cala continuamente con l’età.
Parallelamente scende il livello del glutatione
e quello della vit D
Mentre aumentano le patologie croniche che peggiorano la qualità della vita
Tra queste figurano al primo posto l'artrite e le malattie cardiovascolari, descritte come due malattie diverse, ma forse non losono così tanto e soprattutto ambedue dipendono da un cattivo funzionamento del sistema immunitario (i monociti)
e aumenta anche il numero delle persone con più patologie.
Non occorre essere degli statistici per capire che avere un BMR elevato può aiutare a prevenire tutta una serie di malattie.
Le molecole limitanti della respirazione cellulare (Catena Respiratoria Mitocondriale)
Q10 sintesi naturale mitocondriale fattori che ne regolano la sintesi
Ac lipoico sintesi parzialmente citoplasmatica, p mitocondriale ??
